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I nuovi ordini acquisiti nel corso dei primi sei mesi del 2014 dal gruppo Fincantieri ammontano a 3,4 miliardi di euro (in crescita rispetto agli 1,8 miliardi di euro del corrispondente periodo del 2013), di cui 1,7 miliardi acquisiti nel secondo trimestre, confermando così il trend di crescita prospettica in tutti i settori in cui opera la società cantieristica. Il dato emerge dalla relazione finanziaria semestrale del gruppo, approvata dal Consiglio di Amministrazione, da cui si evince pure che, degli ordini complessivi (al lordo dei consolidamenti), il 69% riguarda il settore Shipbuilding, il 29% il settore Offshore, il 3% il settore Sistemi, componenti e servizi. Gli ordini acquisiti dalla capogruppo Fincantieri S.p.A. sono stati il 59% del totale.
Per quanto riguarda il settore Shipbuilding, la dinamica dei nuovi ordinativi evidenzia una ripresa nell’area di business delle navi da crociera e, per quanto riguarda le navi militari, si conferma la prosecuzione del programma Littoral Combat Ship per la Us Navy (con l’assegnazione di due ulteriori opzioni alla controllata Marinette Marine Corporation) ed una ripresa della domanda per mezzi complessi per il trasporto di beni per il settore chimico/petrolifero nell’area dei Grandi Laghi. Si segnala, inoltre, la prosecuzione delle trattative con la Marina Militare italiana per l’avvio del piano di rinnovo della flotta, confermato nel mese di giugno dall’approvazione del programma pluriennale per la Difesa relativo al triennio 2014/2016. Per quanto riguarda il settore Offshore, si conferma una domanda sostenuta, in particolare per mezzi di supporto ad alta complessità.
I ricavi e proventi al 30 giugno, rende noto il gruppo cantieristico, ammontano a 1.983 milioni di euro, con un incremento di 89 milioni di euro (pari al 4,7%) rispetto a quelli dello stesso periodo del 2013 (quando erano 1.894 milioni ) principalmente grazie ai maggiori volumi di attività registrati nell’area di business delle navi da crociera. Nel corso del semestre si registra un incremento dell’incidenza dei ricavi generati dal gruppo all’estero, pari all’81% dei ricavi complessivi, rispetto al 79% del primo semestre 2013. L’Ebitda è pari a 142 milioni di euro, in linea con quanto registrato nel primo semestre del 2013 quando era pari a 140 milioni di euro. L’Ebitda margin si attesta al 7,1% in lieve calo rispetto al 2013 (7,4%). In termini di contribuzione i settori Shipbuilding e Sistemi, componenti e servizi hanno visto un incremento della marginalità rispetto al primo semestre 2013 che tuttavia ha solo parzialmente compensato la riduzione della marginalità del settore Offshore che lo scorso semestre aveva contribuito con più del 50% all’Ebitda di gruppo. L’Ebit conseguito nel primo semestre è pari a 93 milioni di euro (era pari a 96 milioni nel primo semestre 2013). L’Ebit margin, pari a 4,7% nel primo semestre 2014, in leggero calo rispetto all’analogo periodo del 2013 (5,0%), riflette la maggiore incidenza degli ammortamenti, unitamente alla minore marginalità del settore Offshore.
Il patrimonio netto al 30 giugno è pari a 1.237 milioni di euro (1.210 milioni al 31 dicembre 2013). Gli investimenti effettuati nei primi sei mesi sono pari a 67 milioni di euro, in calo rispetto al primo semestre 2013, con un’incidenza sui ricavi pari al 3,4%, rispetto al 6,7% nel primo semestre 2013. “Il primo semestre di quest’anno – ha dichiarato Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri - conferma la validità della strategia intrapresa, ma soprattutto segna l’ingresso in Borsa di Fincantieri, un’importante azienda industriale italiana diventata negli ultimi anni il maggiore costruttore navale occidentale e uno degli operatori più dinamici e diversificati nel settore. Il semestre riporta l’acquisizione di ordini in costante aumento e registra l’andamento positivo dei ricavi in tutti i settori in cui il gruppo opera. Si stanno pertanto determinando le condizioni per l’ulteriore fase di sviluppo della società”.


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