canzone triestina 04 2014 Successo al Club Rovis per il Festival canoro dialettale
Sono sgorgate piacevolmente le melodie dei Festival della Canzone Triestina al Club Rovis a dimostrazione della piacevole musicalità dei motivi locali e dell’apprezzabile livello qualitativo dei suoi interpreti. Sono stati invitati alcuni tra i principali e numerosi esponenti di questo evento che in ben 35 Edizioni ha sfornato oltre 600 nuove canzoni in dialetto giuliano. La cantante Marisa Surace con la sua gradevole vocalità ha eseguito la sua recentissima “La mia zità” (omaggio al fascino di Trieste) e “A Miramar” di Claudio Gelussi (dedica alla storica attrazione turistica locale). Il cantautore Andrea Bussani ha proposto in un amalgamato duetto con Lorenzo Rutter la sua divertente “Baba free” composta con Leo Zannier. Il gustoso testo parla di un classico single alla ribalta che alla fine… cambia parere sul suo ruolo. Si è esibito anche Bussani senior (Franco Bussani) che ha eseguito una sua orecchiabile canzone e “Mia cara Trieste” di Ezio Palaziol (il tema della nostalgia e il desiderio del ritorno). Molto applaudita anche Manuela Sapla con due canzoni di Sofia e Laura Cossutta: “Spetando el treno” (raffronto con le fumanti, ma funzionali vaporiere di un tempo) e la struggente “L’ultima sigareta” dedicata al grande Italo Svevo. Molto piacevole è stata l’esecuzione pianistica del cantautore Alessandro Ciano con la sua “Polvere di stele” (il tema della suggestione del firmamento notturno). L’evento è stato curato dall’organizzazione di Fulvio Marion - con l’adesione degli Amici del Festival della Canzone Triestina - e ha visto anche la partecipazione del musicista Pietro Polselli con una simpatica fantasia di popolari motivi.


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