Mikeze e Jakeze (o Micheze e Jakeze o ancora Mikez e Jakez) sono i due automi che stanno a lato della campana sulla torre del palazzo municipale di Trieste. I loro nomi derivano dallo sloveno “Mihec” e “Jakec” che significa Michele e Giacomo. La facciata fu progettata nel 1873 dall’architetto Giuseppe Bruni che inserì al centro dell’ampio sviluppo orizzontale una torre, che si impone con il suo tetto a tronco di piramide. I due paggi in zinco hanno le braccia articolate, le quali messe in movimento da un meccanismo ad orologeria, sollevano un martello che batte le ore, mentre i quarti vengono suonati da un martello separato. Ideati dal Bruni, i due automi furono modellati nel giugno 1875 dallo scultore Fausto Asteo (Ceneda, Vittorio Veneto, Treviso, 1840 – 1901) docente presso l’Accademia di belle arti in Venezia. Fusi nelle fonderie dei fratelli de Poli di Ceneda, arrivarono a Trieste, come ricordano gli storici della fine del secolo, nel novembre dello stesso anno, e furono collocati sulla torre nei giorni 5 e 7 gennaio 1876. Cominciarono a funzionare regolarmente alle ore 12 meridiane del 14 gennaio dello stesso anno.
Pare che i due automi furono ispirati da un meccanismo più antico che sovrastava la scomparsa Torre del Porto, in quella che un tempo era piazza San Pietro, detta “piazza Grande” (ora piazza Unità d’Italia), raffigurante due mori che avevano lo stesso compito di Mikez e Jakez.
Nel 1972, gravemente deteriorati dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni del meccanismo, Michez e Jachez vennero “duplicati” per iniziativa del Comune e una nuova coppia con nuova campana (fusi i primi in bronzo dalla fonderia Brustolin di Verona, l’altra dalla fonderia Cavadini della stessa città), batte dal 3 novembre di quell’anno le ore di questa città.
I due automi originali, conservati nei depositi civici, restaurati nel corso del 2005, verranno conservati nell’Orto Lapidario del Civico Museo di Storia ed Arte (sul colle di San Giusto) gestito dalla direzione dei Civici Musei di Storia ed Arte che ha competenza sui monumenti e le aree monumentali della città.
Le sculture di Michez e Jachez sono eseguite in lega di zinco, mentre la campana è stata realizzata in una lega di rame sonora (che prevede più del 20-30% di stagno); tutti i manufatti sono stati ottenuti per fusione. La tecnica adoperata per la realizzazione delle sculture a tutto tondo è quella della fusione “a cera persa”. (testo da ricerche e stralci vari, tra i quali documenti del Comune di Trieste)
Municipio, orologio