primo rovis Primo Rovis è nato a Gimino d’Istria il 1° novembre del 1922. Sposato, ha due figlie, Cristina e Gilda. Si è trasferito a Trieste nel 1947, a 25 anni. E se n’è subito innamorato: Trieste occupa sempre un posto speciale nel suo cuore. Primo Rovis non perde occasione per ribadirlo, con la solita grinta. Oltre all’attività da imprenditore e alle tante azioni benefiche che l’hanno visto protagonista, da 52 anni Primo Rovis ricopre la carica di console generale dell’Honduras.

Dalle sue parole: “In Istria avevo già un negozietto, il primo lavoro a Trieste me l’ha trovato il mio amico di una vita Bruno Zei, nell’esercizio commerciale di Piero Bevilacqua in via Roma. Ho lavorato lì per quasi un anno. Ho capito come si doveva operare in una città rispetto alla realtà di un piccolo paese. Ho visto come Bevilacqua lavorava con gli americani: da lui mi sono fatto le ossa. Poi ho preso in affitto un piccolo negozietto di alimentari in via Piccardi, all’angolo con via Petronio. Per riuscirci, sempre Bruno Zei mi prestò 200mila lire all’epoca. Le teneva fra le lenzuola perché non si fidava delle banche, ma di me sì…
Nel primo periodo che vissi a Trieste stavo da una mia zia che faceva la donna di servizio da Gortan radiografie. Abitava vicino a dove oggi c’è Il Giulia, in una casetta di pietra con sotto la cantina in terra battuta: io ho dormito lì su un materasso per i primi otto giorni.”

Poi il grande affare del caffè: Nel 1951, il primo maggio, tostavo i chicchi che compravo da fornitori piccoli, qui. Dormivo dentro quei 100 metri quadrati, l’industria di torrefazione Cremcaffè. Industria che in breve tempo diventerà la sua fortuna, e un fiore all’occhiello per la città. Diventa commendatore, durante la presidenza di Giuseppe Saragat.
Dopo aver venduto a peso d’oro la Cremcaffè, si dedica ai minerali (specie quelli provenienti dall’America latina) e inaugura un bel negozio, prima in via Galatti e successivamente in via di Romagna.
Primo Rovis, caffè