trieste giro italia Partenza il 10 maggio da Belfast, chiusura il primo giugno con il circuito cittadino fino al castello di Miramare. L’ultima volta vinse Eddy Merckx nel ‘73.
Lo Zoncolan torna al Giro d’Italia e sarà decisivo. E Trieste apre la sua meravigliosa piazza Unità alla grande festa rosa: dopo 41 anni, la corsa Gazzetta si concluderà nella città giuliana. E’ il clou del Giro 2014, che è stato annunciato nella sede della Regione Friuli-Venezia Giulia da Michele Acquarone, direttore generale di Rcs Sport, e Mauro Vegni, direttore di organizzazione: presenti anche Enzo Cainero, l’uomo che ha scoperto nel 2003 la salita carnica e l’ha imposta sul palcoscenico del ciclismo mondiale, e il presidente della regione Debora Serracchiani. Il gran finale della 97a edizione della corsa Gazzetta, che scatterà sabato 10 maggio 2014 da Belfast (Irlanda del Nord) con tre tappe prima del trasferimento da Dublino al sud Italia, unisce le due realtà della regione. Sabato 31 maggio la 20a tappa, Maniago-Monte Zoncolan, 167 chilometri: dalla città dei coltelli si piega verso la valle di Sauris, si toccano due salite inedite e non facili come Passo Pura (9 km all’8%) e Sella di Razzo (15 km al 5,5%) prima dello Zoncolan, affrontato dal versante classico di Ovaro: 10,1 km con pendenza media dell’11,9% e punte del 20%. Più del Mortirolo, più dell’Angliru che viene scalato domani alla Vuelta. Sarà la quinta volta dello Zoncolan al Giro, dopo 2003 (versante di Sutrio) e 2007 (primo Simoni), 2010 (Basso, la vittoria della rinascita dopo la squalifica) e 2011 (il basco Anton beffò Contador rosa e Nibali). Domenica 1° giugno la 21a e ultima tappa: Gemona-Trieste, km 169.

ANNIVERSARIO — Tratto in linea di 110 km che tocca il Friuli, il Collio, arriva alle porte di Gorizia e poi Gradisca, Redipuglia, il Castello di Miramare fino a Trieste, dove sarà festa con un circuito cittadino di 7,3 km da ripetere 8 volte. Trieste 2014 celebra una ferita ancora aperta, soprattutto tra i più anziani: nel 1954 la città, strappata all’Italia e divisa in due zone dopo la seconda guerra mondiale, torna sotto il tricolore. Il Giro arriva per questo 60° anniversario, ma non dimentica quanto avvenne nel 1946, la corsa della rinascita: corridori presi a sassate a Pieris, un gruppo di atleti continua e il triestino Giordano Cottur arriva da trionfatore in città. A Trieste il Giro si è concluso già due volte: nel 1966 in rosa Gianni Motta, nel 1973 Eddy Merckx. Come dire: il vincitore si annuncia degno.
(dalla Gazzetta dello Sport)
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