di Katya Malagnini
Il mondo degli astri, ha sempre affascinato un po’ tutti. Ci si può credere oppure no, interpretarlo come un buon auspicio, o al contrario, come preavviso d’imminente iettatura.
C’è chi ne fa una ragione di vita modificando persino l’umore, e chi lo legge per ingannare il tempo mentre sorseggia il caffè al bar. Fatto sta, che l’oroscopo riesce ad entrare quotidianamente nelle vite di tutti noi, anche perché, alla nostra nascita, ci è assegnato un segno zodiacale, e questo fatto, nella nostra più profonda oscurità, ci incuriosisce :D Allora per diamine, usiamolo sto segno zodiacale!
(Per la cronaca, la sottoscritta è una Toro ascendente Ariete, giusto per farvi fantasticare sul mio adorabile e docile carattere :D).
Diciamocelo, però: l’oroscopo era di una noia mortale, sempre sto Toro cocciuto, sti Pesci sognatori e sti Bilancia visti come eterni esteti! Una vera palla :D di banalità…finché non è arrivato LUI a stravolgere il mondo dell’astrologia.
Antonio Capitani, astrologo, scrittore e giornalista pubblicista, ha reso la lettura dell’oroscopo un appuntamento imperdibile per moltissime persone.
Come ha fatto? Ha donato un’allure di novità e genialità, inventando l’oroscopo più esilarante d’Italia, composto da previsioni astrologiche condite da un’irriverente chiave comica, quell’ironia che da anni ci fa compagnia dalle pagine del quotidiano “La Gazzetta dello Sport” e del settimanale “Vanity Fair” dove scrive.
Le previsioni nella vita spesso non bastano, e chi si accontenta in questo caso non gode.
Uno degli elementi cardine attorno al quale ruotano le nostre esistenze, sono le relazioni umane. Per esempio: perché perdere tempo dietro a un Gemelli se con il nostro segno non c’è feeling?
O ancora: come capire se uno può essere un buon amico? Sbatterci contro, potrebbe essere una buona idea nel realismo quotidiano :D ma è anche vero che ognuno di noi è diverso, e per questo, esprime i sentimenti a modo suo. Tuttavia, il segno zodiacale, può darci una valida impronta individuativa di come una persona potrà comportarsi con noi.
Affinità, incompatibilità e intesa, verranno attentamente analizzate da Antonio Capitani nel salotto di “Astrolove”, il nuovo format di Claudio Scotto in dodici puntate, prodotto da Zodiack Active per Discovery Italia e Vanity Fair, in onda dal 26 ottobre, ogni sabato alle ore 19:10 su Real Time (digitale terrestre free Canale 31, Sky Canali 124, 125 e in HD, TivùSat Canale 31). A Capitani, spetterà l’arduo compito di interpellare gli astri per i talent e per gli ospiti VIP, che accorreranno al programma finendo sottoposti a numerose domande identificative. Una piccola ma approfondita investigazione nell’essenza del proprio segno zodiacale, finalizzata a un orientamento per ottenere successo, salute, amore e fortuna. Un autentico mixaggio di segni zodiacali interpretati in tutte le loro salse, per un totale di centoquarantaquattro accoppiate zodiacali, dodici per segno.
“Astrolove”, è anche un libro (uscito lo scorso mese di luglio edito da Sperling & Kupfer) al quale seguirà l’uscita, prevista per il 29 ottobre, della nuova “Guida Astrologica Oroscopo 2014”.
Promo Astrolove:
https://www.youtube. … youtube_gdata_player
Antonio Capitani sito ufficiale:
http://www.capitanimiocapitani.com/
di Katya Malagnini
Fernando Proce, è dj, animatore, autore e cantante. Leccese di nascita, è tra i conduttori radiofonici più ascoltati d’Italia, al timone de “La Famiglia giù al nord”, che conduce dal lunedì al venerdì, dalle 09:00 alle 11:00, assieme a Miss Jennifer Pressman su Rtl 102.5.
In passato, ha scritto un romanzo, condotto un reality su Odeon Tv, si è esibito sul palco del Festivalbar con il brano “Love is everything”, ed è stato protagonista di una Pubblicità Progresso assieme a Renato Pozzetto. Inoltre, è stato premiato ai Dance Award come miglior dj, e ha vinto un Telegatto come più bella voce della radio.
Recentemente, è stato premiato al Radio Award “Cuffie d’Oro” di Trieste, come miglior voce maschile.
Che cosa ha pensato quando ha saputo di essere stato premiato? Se lo aspettava oppure è stata una sorpresa?
“I premi fanno sempre piacere!
Sinceramente, però… me l’aspettavo :-)”.
Secondo lei, qual è la stata la motivazione più forte per la quale ha vinto questo premio? (o meglio, cosa piace così tanto di lei agli ascoltatori? La prego, non mi dica “questo devono dirlo gli ascoltatori :D)
“Credo sia la mia spontaneità, l’energia, la mia voce! E poi… ho anche un corpo meraviglioso!! Non rida”.
Quanto della propria personalità si riesce a trasmettere parlando ai microfoni di una radio?
“Moltissimo! Se lo si fa con intelligenza, trapela davvero tanto! Bisogna sempre tenere a mente che si sta tenendo un servizio dove l’ascoltatore ha il ruolo più importante. Mai usare il microfono per affermarsi, o peggio, autocelebrarsi”.
Rtl 102.5 è stata avanguardista con la radiovisione, ma la magia della radio, forse, stava anche nell’ascoltare le voci immaginando personaggi e contorni. Che cosa è cambiato, al giorno d’oggi nella comunicazione radiofonica e nel rapporto tra la radio e gli ascoltatori?
“Oggi la radio ha perso un po’ di quel mistero, la tecnologia oggi permette di comunicare moltissimo attraverso le immagini. Web cam, video e telefoni, hanno concorso a far perdere mistero anche al telefono per ciò che era, quindi diciamo che sempre più spesso associamo un volto alla voce. Resta comunque sempre magico e intrigante il rapporto con gli ascoltatori”.
Se dovesse ascoltare Rtl 102.5 dal di fuori (come critico), c’è qualcosa che cambierebbe? Se sì, cosa?
“Con tanti anni di vita radiofonica, ognuno ha una propria idea precisa di come vorrebbe la radio. La mia idea di radio, l’ho tradotta nel progetto editoriale s@lentuosi.it e devo dire che la mia radio s@le mi piace! Provate ad ascoltarla”.
Gli ascolti di Rtl 102.5 sono altissimi: qual è il punto di forza della radio?
“Il mio programma fa numeri importanti, ma credo che il punto di forza della radio sia l’omogeneità del prodotto. Uno sa sempre cosa trova su Rtl 102.5, ventiquattr’ore su ventiquattro”.
Le capita di ascoltare altre radio oltre a Rtl 102.5? Che cosa le piace e cosa non le piace dei network concorrenti?
“Sinceramente, negli ultimi anni c’e’ stata una forte omologazione, tutti a seguire o a trasmettere le stesse cose. Qualcosa di buono c’e’ ancora, ma molto di meno in confronto al passato”.
Facciamo finta che debba premiare lei qualcuno del mondo radiofonico: chi premierebbe e perché?
“Senza dubbio Marco Galli, perché siamo molto simili in quanto ad energia, carica e stile, e poi lui mi piace perché e’ una brava persona”.
http://www.rtl.it/home/
*Oltre alla radiovisione, è possibile vedere Rtl 102.5 sul canale 36 del Digitale Terrestre e sul canale 750 di Sky.
di Katya Malagnini
Parole, musiche, emozioni, ed eccellenti interpretazioni. Questo e molto altro, si nasconde dietro al sogno di “Cinecittà”.
Alzi la mano chi non ha mai fantasticato sulla dimensione parallela del cinema, anche solo per una volta: illusioni, sogni, speranze, musiche e voci, ma anche ore di lavoro per sceneggiatori, attori, truccatori, comparse, e tutti quelli che prestano la loro opera in questo delizioso, turbolento e magnetico mondo. A raccontarci com’è davvero “Cinecittà”, arriva Christian De Sica, accompagnato da un corpo di ballo, una compagnia di attori e un’orchestra, per uno spettacolo firmato da Giampiero Solari, con le coreografie di Franco Miseria, dove si parla di miti, ma anche di comparse, di provini, e di chi è sempre rimasto dietro le quinte.
Per l’occasione, De Sica calca nuovamente il palcoscenico del Teatro, in una tournée che lo vedrà impegnato in moltissime città italiane, a iniziare da Padova, dove ci sarà il debutto, previsto per il prossimo dieci gennaio.
De Sica ha il cinema nel sangue e “Cinecittà” nel cuore: chi meglio di lui poteva interpretare questo luogo?
Christian è regista, autore, sceneggiatore, e naturalmente, un attore molto apprezzato, anche per la sua versatilità. Inoltre, è cresciuto con Rosselini, è sposato con Silvia Verdone (sorella di Carlo), ed è figlio del grande Vittorio De Sica, Maestro d’arte. Christian è cresciuto (fisicamente e professionalmente), proprio a “Cinecittà”, dapprima accompagnando il padre, poi, prendendo man mano confidenza con la telecamera, quello strano e curioso oblò che inghiotte e restituisce dimensioni alternative, secondo l’interpretazione. “Cinecittà”, è un luogo che De Sica ha vissuto davvero, con tutte le diverse sfumature e mutazioni che un posto magico come quello, può aver avuto nel corso degli anni.
“Cinecittà” non è solo film, è un pianeta parallelo tutto da scoprire, e il mix tra storia vissuta e capacità recitativa e interpretativa offerto dall’attore, si rivela determinante alla comprensione di un universo sconfinato.
“Cinecittà” di Giampiero Solari con Christian De Sica - le date:
10 e 11 gennaio debutto al Gran Teatro Geox di Padova
14 e 15 gennaio Lugano Palazzo dei Congressi
17 e 18 gennaio Genova Politeama Genovese
dal 23 gennaio al 2 febbraio Milano Teatro Arcimboldi
4 e 5 febbraio Assisi Teatro Lyrick
dal 7 al 9 febbraio Avellino Teatro Gesualdo
dal 12 al 16 febbraio Napoli Palapartenope
18 e 19 febbraio Catanzaro Politeama
25 e 26 febbraio Ancona Palarossini
dal 21 al 23 febbraio Bari Teatro Team
dal 28 febbraio al 2 marzo Bologna Europa Auditorium
dal 4 al 9 marzo Torino Teatro Colosseo
dall’11 marzo al 13 aprile Roma Teatro Brancaccio