faimarathon 2014FAIMARATHON 2014 “Non correre e scopri l’Italia intorno a te”
Per la terza edizione in 10 tappe la “Trieste, città dei commerci”

La 3a edizione della FAIMARATHON, organizzata a Trieste dal Gruppo FAI Giovani del FVG in collaborazione con il Comune di Trieste, verrà presentata nel corso di un incontro:

martedì 7 ottobre 2014 alle ore 10:30
all’Hotel “Vis à Vis”
Piazza dello Squero Vecchio, 1 - Trieste
(nei pressi di Piazza Unità d’Italia, dietro il Grand Hotel Duchi d’Aosta)

Presenteranno l’evento alla stampa: Laura Paris, Referente Gruppo FAI Giovani del FVG per Trieste e Mariella Marchi, Capo Delegazione FAI di Trieste.

La FAIMARATHON, l’unica maratona che si “corre” con gli occhi: una piacevole passeggiata, una “maratona” non competitiva per tutti, per ammirare, guardare con occhi diversi la città che ci circonda, i suoi dettagli, i tesori e i segreti anche di spazi apparentemente ordinari, conoscere e vivere i luoghi che frequentiamo e che per mancanza di tempo, di conoscenza e di occasioni ci perdiamo. Questo lo spirito della manifestazione targata FAI – Fondo Ambiente Italiano.

Quest’anno la maratona, che si terrà a Trieste domenica 19 ottobre (slittata di una settimana rispetto alla data nazionale per evitare la sovrapposizione con la Barcolana), svelerà in 10 tappe un percorso turistico non tradizionale, ma alternativo, uno dei tanti, alla scoperta dei mille volti della città più mediterranea del Nord Italia, di luoghi che forse possono ispirare a saperne di più, a guardarsi attorno, a ricordare, a imparare: “Trieste, città dei commerci”

La terza edizione della FAIMARATHON è realizzata in collaborazione con il Comune di Trieste, il Civico Museo Revoltella e il Civico Museo Orientale di Trieste, con il Patrocinio dell’Ordine degli Architetti, la Camera di Commercio e Confcommercio Trieste.
Un ringraziamento particolare va alla Delegazione FAI di Trieste, il Museo della Comunità Greca “Costantino e Mafalda Pisani”, Trieste Altruista, i volontari del Touring Club, la Società Velica di Barcola e Grignano, il Caffè Teatro Verdi e Rex.


percorso fai marathon 2014 FAIMARATHON DI TRIESTE
Trieste, città dei commerci
Il tema scelto dal Gruppo FAI Giovani di Trieste nel 2014 è il commercio, inteso sia come scambio di merci e materie prime ma soprattutto l’incontro di genti, idee, stimoli, lingue, usi e costumi. Il percorso della FAIMARATHON si snoderà tra i luoghi dell’economia cittadina e quelli di culto, quali spazi di incontro e conoscenza di culture stabilitisi in città grazie a rapporti commerciali. la data del 19 ottobre è stata prescelta per la concomitanza del 12 ottobre con la manifestazione velica “Barcolana” che si svolgerà a Trieste in tale data.

ORARIO: dalle ore 11.00
LUNGHEZZA PERCORSO: 3,5 Km
ISCRIZIONE:
Sarà possibile pre-iscriversi alla maratona: dal 15 settembre al 17 ottobre on line; dal 15 settembre al 17 ottobre in orario d’apertura, presso Cividin Viaggi, Via Imbriani, 11; dal 9 ottobre al 12 ottobre: presso il Villaggio Barcolana; dal 13 ottobre al 17 ottobre, ore 10.00 - 12.00 presso il Punto FAI Caffè Verdi, Piazza Verdi

LISTA TAPPE

PARTENZA
COLLE DI SAN GIUSTO CON L’ANTICO FORO ROMANO
Il colle di San Giusto è un sito fondamentale per capire la storia di Trieste: qui sono ancora presenti tracce millenarie delle vicende storiche e degli influssi culturali che attraversarono la città, dagli albori dei primi insediamenti all’epoca più recente. Dalla fine del I secolo in poi, i monumenti e le iscrizioni attestano la progressiva ascesa della colonia romana da piccolo porto periferico a città vera e propria, con esigenze di vita civile e raffinata. La basilica civile e il foro, i propilei ora inglobati nella Cattedrale, il castello medievale, sono tutte rappresentazioni di un potere economico e di scambi commerciali e culturali sempre più importanti per la crescita di Tergeste.

TAPPA 2
MONTE DI PIETA’
L’edificio ospitante il Civico Monte di Pietà si compone di 5 piani: il piano terra rialzato ospita il salone degli incanti ed alcuni uffici, al primo piano trovano posto la Direzione ed i depositi dei preziosi, secondo e terzo piano ospitano l’abitazione del Direttore, quella del custode e altri depositi; oggi è sede di un istituto bancario. Adiacente al Monte di Pietà, si trova la scala dei Giganti, realizzata tra il 1905 e il 1907 da Ruggero Berlam in collaborazione con il figlio Arduino. Percorrendo la breve via Silvio Pellico, si giunge in Piazza Goldoni, già Piazza della Legna (vi veniva venduto il legname) e sede di un mercato contadino di frutta e verdura.

TAPPA 3
LARGO DELLA BARRIERA VECCHIA E MERCATO ORTOFRUTTICOLO
Nella nuova piazza ridefinita in seguito agli sventramenti previsti dal Piano Regolatore degli inizi degli anni Trenta (Piazza Impero, poi Largo Barriera Vecchia), all’inizio della via Carducci, venne costruito nel 1935 il Mercato coperto ortofrutticolo su progetto dell’architetto Camillo Jona dell’Ufficio Tecnico dei Lavori Pubblici del Comune di Trieste e con un linguaggio architettonico moderno e razionalista.

TAPPA 4
RAS - RIUNIONE ADRIATICA DI SICURTÀ
In piazza della Repubblica è possibile ammirare il Palazzo della RAS (Riunione Adriatica di Sicurtà), progettato dagli architetti Ruggero e Arduino Berlam e costruito fra il 1910 e il 1914. L’edificio, a pianta rettangolare, è costituito da cinque piani e si presenta come una sorta di palazzo rinascimentale ripensato, in cui la fascia dello zoccolo che lega il pianoterra ad ammezzato non è risolta con un bugnato ma con una sequenza di ampie vetrate schermate da inferriate. L’ingresso è caratterizzato da una scalinata chiusa da una ricca cancellata da cui si accede all’atrio voltato a botte con decorazioni a cassettoni. Nella lunetta dell’arco d’ingresso sono collocate due statue di Giovanni Meyer, raffiguranti Previdenza e Protezione; le statue poste in corrispondenza delle due colonne binate sono invece di Giovanni Marin.

TAPPA 5
CHIESA SERBO-ORTODOSSA, CANALE E MERCATO DI PONTEROSSO
Il Canal Grande era un importante attracco commerciale della Trieste ottocentesca e lungo il quale tutt’ora si specchiano edifici imponenti che testimoniano il grande passato mercantile della città e degli scambi commerciali. Tra questi la Chiesta di Sant’Antonio Taumaturgo, indiscusso “punto di fuga” nella prospettiva scenografica del canale, uno tra i più splendidi esempi di stile neoclassico a Trieste opera di Pietro Nobile. Inconfondibili cinque cupole azzurre sovrastano la nuova chiesa della comunità serbo-ortodossa di S. Spiridione, chiaramente ispirata all’architettura bizantina, sebbene la facciata principale ricordi il romanico italiano. Le decorazioni dorate all’esterno e all’interno manifestano l’intenzione dei committenti di avere un tempio quanto più maestoso e monumentale possibile, simbolo e immagine della loro forza economica.

TAPPA 6
CASSA DI RISPARMIO DI TRIESTE, PALAZZO GOPCEVICH E PALAZZO CARCIOTTI
La zona del canale di Ponterosso presenta alcuni palazzi che furono di proprietà dei maggiori commercianti di Trieste. Dando le spalle alla chiesa di S. Antonio, sulla sinistra, riconoscibile per la vivace cromia della facciata, spicca Palazzo Gopcevic, costruito su progetto dell’architetto Giovanni Berlam nel 1850. A commissionare il progetto fu Spiridione Gopcevich, un nobile montenegrino, guida della comunità greco-ortodossa locale. Lo stile dell’edificio rispecchia la personalità e le origini del suo committente: la facciata, che si rifà a quella del Palazzo Ducale di Venezia, presenta delle statue, rappresentanti gli eroi della battaglia del Kosovo. Dall’altra parte del canale, con la facciata principale prospiciente il mare, vi è Palazzo Carciotti, già dimora cittadina del commerciante greco Demetrio Carciotti, trasferitosi a Trieste nel 1775. Il progetto dell’edificio, sorto su un’area un tempo destinata a saline, fu affidato all’architetto Giovanni Pertsch nel 1798 e i lavori di costruzione si protrassero fino al 1805. L’edificio presenta una pianta rettangolare dalle dimensioni considerevoli (100 m di lunghezza e 40 di altezza) e la sua sommità dell’edificio è caratterizzata da una cupola che poggia su un alto tamburo, con calotta emisferica rivestita di rame e sormontata dall’aquila napoleonica. Il suo interno fu utilizzato come atelier da alcuni pittori (Giuseppe Rietti, il bulgaro Georgief, Nino Perizi…) Accanto a Palazzo Carciotti ha sede la Cassa di Risparmio, primo istituto bancario cittadino progettata da Enrico Nordio nel 1891.

TAPPA 7
CHIESA E MUSEO DELLA COMUNITÀ GRECO-ORIENTALE DI TRIESTE
Giunti a Riva III novembre e spostandosi verso Piazza Unità, si scorgono alcuni palazzi risalenti al periodo di maggior splendore della città. L’Hotel de la Ville, albergo prestigioso progettato nel 1839 dall’architetto G. Degasperi; la Chiesa della SS. Trinità e San Nicolò edificata nel 1787 e restaurata da Pertsch, con il museo della comunità greco-orientale annesso in cui ammirare capolavori della tradizione artistica ortodossa (aperto al pubblico dal 2013); e infine il Caffè Tommaseo, il caffè storico più antico di Trieste.

TAPPA 8
PIAZZA DELLA BORSA
In piazza della Borsa si possono osservare quattro edifici legati alla storia economica e commerciale di Trieste: la Camera di Commercio già Borsa vecchia, l’ex palazzo Dreher o della Borsa Nuova, l’accesso al Ghetto ebraico ed il Palazzo Tergesteo con l’omonima Galleria. Il palazzo della Camera di Commercio costruito fra il 1802 e il 1805 su progetto dell’architetto Antonio Mollari, si presenta come un tempio dorico con un porticato composto da quattro colonne giganti sormontate da un timpano. Fra via del Canal Piccolo e via Cassa di Risparmio sorge l’attuale palazzo della Borsa valori della città, un tempo palazzo della Dreher, costruito alla fine del 1800 per opera dell’architetto Emilio Bressler. A pochi passi dal palazzo della Borsa vecchia si può scorgere l’ingresso al ghetto ebraico istituito da Leopoldo I nel 1696. Vi si accedeva dalla Portizza di Riborgo, era circondato da un alto muro e munito di tre porte vigilate da guardie durante la notte. Durante il ventennio il quartiere subì profondi sconvolgimenti che portarono alla distruzione di molti edifici, tra cui le sinagoghe allora presenti, e alla costruzione della Casa del Fascio, odierna questura. Altro edificio di grande importanza è il Palazzo Tergesteo con l’omonima Galleria. Fu costruito fra il 1840 e il 1842 nel luogo in cui sorgeva un tempo la Dogana vecchia.

TAPPA 9
SALONE DEGLI INCANTI (EX PESCHERIA)
Dal lato opposto della Riva Nazario Sauro rispetto alla quinta urbana di palazzi neoclassici sorge la vecchia Pescheria Centrale, ora ‘Salone degli Incanti’ per esposizioni. Di gusto eclettico, venne progettato nel 1913 dal Capo sezione del Dipartimento edile dell’Ufficio tecnico del Comune di Trieste, l’ingegnere ed architetto Giorgio Polli, che impiegò il modello basilicale per dotare la città di un luogo per la vendita del pesce funzionale e al contempo dall’alto valore estetico.

ARRIVO
PALAZZO REVOLTELLA
Il palazzo, già residenza del Barone Pasquale Rrevoltella e da questi lasciato in eredità alla città, fu commissionato nel 1852 all’architetto berlinese Friedrich Hitzig, allievo di Karl Friedrich Shinkel. La facciata dell’edificio si presenta divisa in tre sezioni orizzontali da cornici marcapiano. Nel livello più alto vi è una fascia ornata con motivi a ghirlande, sormontata da due cornici in rilievo e da una balaustra interrotta da brevi pilastri sui quali svettano quattro statue, opera dello scultore veneziano Francesco Bosa.


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