VERDI ALBANESE web.pdf Ospite degli appuntamenti della Stagione Sinfonica 2014, Giuseppe Albanese ritorna ad esibirsi al Teatro Verdi di Trieste in un recital pianistico in programma il 28 e il 29 marzo, rispettivamente alle ore 20.30 e alle ore 18.
L’evento è particolarmente atteso dal pubblico degli appassionati anche perché coincide con l’uscita della prima incisione del solista per la prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon dal titolo FANTASIA: un “concept album” dedicato a questo tema che coincide con il programma in esecuzione al “Verdi” e che tra marzo e luglio 2014 il solista porterà in tournèe in Italia e poi a San Pietroburgo.
Da sempre il concetto della ” fantasia” ha stimolato i compositori, ascendendo a vero e proprio genere nel periodo romantico. L’argomento è qui declinato nelle interpretazioni di tre grandi compositori del periodo classico – romantico tedesco: da Beethoven che denominò la sua famosa Al chiaro di luna “Sonata quasi una fantasia” , stravolgendo in modo rivoluzionario la consueta forma-sonata per l’appunto; a Schubert della notissima Wanderer, per arrivare alla Fantasia op.17 di Schumann, che chiude il programma.
Albanese approfondisce l’argomento commentando; ” Questo programma potrebbe intitolarsi “QUASI UNA SONATA”: nell’op. 27 n. 2, infatti, Beethoven già tenta di infrangere i canoni formali creando il primo esempio di sonata poematica, intrisa com’è di echi tematici ed armonici tra i movimenti che ne rivelano l’unità drammaturgica e d’ispirazione; anche la Wanderer di Schubert ricalca lo schema della sonata, ma il suo interno si rivela di portata rivoluzionaria e fortemente fecondo per la letteratura posteriore, essendo il primo esempio di sonata interamente basata su un’unica cellula tematica; altrettante singolarità formali si ritrovano nella Fantasia di Schumann, quali l’ordine invertito dei movimenti - al pari della sonata Al chiaro di luna - oltre a varie citazioni da Beethoven (An die ferne Geliebte, Sonata op. 101, Settima Sinfonia) che suggeriscono l’interesse del compositore a misurarsi con il genere della sonata e con chi ne era stato signore indiscusso.
Da queste considerazioni deriva la scelta di eseguire il terzo movimento della Fantasia op. 17 con il finale originale contenuto nella versione autografa del copista di Schumann, Carl Brückner di Lipsia, conservata a Budapest. Grazie al senso di ciclicità che conferisce alla Fantasia (e alla conseguente centralità della figura di Beethoven), esso esalta sia le affinità tra i tre brani che il senso complessivo del programma del recital. Pur cosciente che l’intenzione dell’Autore di cassare questo finale sia nota ed appurata, ho ritenuto comunque di far cosa gradita agli ascoltatori più curiosi, non trovandosi sul mercato molte registrazioni di questa versione edita da Henle Verlag nel 1987.
Segnalo infine che il primo movimento della Fantasia di Schumann viene eseguito seguendo le importanti istruzioni per l’esecuzione contenute nell’Autografo ma non incluse nella Prima Edizione: esse sembrano esplicitare tutto ciò che è implicito in questa scrittura, ivi compresi il forte slancio espressivo, la totale libertà agogica originariamente prescritta - ma poi mitigata nella dicitura definitiva - nonché alcune indicazioni di tempo che mi sono parse legittimare le sensazioni immediate che questa musica mi ha sempre suscitato ma che, nella versione ufficiale, vengono “imbrigliate”, e talora contraddette, da una terminologia più in linea con la continuità storica e la tradizione…”

Jeffrey Tate afferma che Giuseppe Albanese “è dotato di una tecnica formidabile e di originali idee musicali” ; James Conlon lo considera “… uno dei più straordinari pianisti italiani emersi negli ultimi anni”. Questi sono i giudizi di due tra i più prestigiosi nomi di direttori di livello intenazionale con cui il pianista collabora in occasione di recital e concerti con orchestra nelle più autorevoli ribalte internazionali tra cui si segnalano per il particolare impegno un recital monografico su F.Liszt al Festival MITO - SettembreMusica e una partecipazione al Winter Arts Square Festival di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo.

Venerdì 28 marzo ore 20.30 ( TURNO A )
Sabato 29 marzo ore 18 ( TURNO B )

PIANOFORTE
Giuseppe Albanese

PROGRAMMA:

ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Fantasia in do maggiore Op. 17
Durchaus phantastisch
und leidenschaftlich vorzutragen-Im legendenton
Massig. Durchaus energisch
Langsam getragen. Durchweg leise zu halten

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Sonata quasi una fantasia
in do diesis minore Op. 27 n. 2
Al chiaro di luna
Adagio sostenuto – Allegretto – Presto agitato

FRANZ SCHUBERT (1797-1828)
Fantasia in do maggiore D 760 Op. 15
Wanderer
Allegro con fuoco, ma non troppo – Adagio – Presto – Allegro

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