caffe scienze 2013 CAFFÈ DELLE SCIENZE
Ritornano gli attesi incontri tra i ricercatori e la città al Caffè Tommaseo
26 settembre – 12 dicembre 2013

Tornano anche quest’anno i Caffè delle Scienze, conversazioni informali tra i ricercatori dell’Università degli Studi di Trieste e la città. Appuntamenti per tutti, piccoli e grandi curiosi, studenti, famiglie, appassionati di scienza, in cui, di volta in volta, vengono approfonditi temi scientifici con esperti di settori diversi. Incontri che in questi anni hanno riscosso interesse, proprio per la loro formula particolare. Non si tratta infatti di conferenze “frontali”, ma di momenti in cui le testimonianze scientifiche, in un linguaggio semplice e chiaro, sono inserite in un vero e proprio dialogo tra il ricercatore e il pubblico, che può porre domande e quesiti, “davanti a una tazzina di caffè”. Come ormai consuetudine, anche la sede degli incontri non è un’aula accademica, ma un luogo storico del dibattito culturale locale, il Caffè Tommaseo di Riva Tre Novembre 5 a Trieste.

Obiettivo del ciclo è svelare la scienza in modo accattivante, accompagnando il pubblico alla scoperta di temi vicini alla vita di tutti.

Anche in questa edizione, i Caffè delle Scienze sono organizzati dai professori Massimo Avian e Pier Paolo Battaglini e patrocinati dall’Università degli Studi di Trieste e dal Dipartimento di Scienze della Vita. All’Ateneo, per la prima volta, si affianca quest’anno anche l’OGS - Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale. Ogni incontro quindi vedrà la presenza di un esperto dell’Ateneo, affiancato da uno dell’Ente.

Per raccordarsi con l’argomento attorno al quale ruoteranno gli incontri di Trieste Next 2013, il primo appuntamento dei Caffè delle Scienze, in programma per giovedì 26 settembre alle ore 18.00, avrà al centro il tema dell’acqua. In quest’ottica, quindi, entrambi gli esperti proverranno dall’OGS: Renata Lucchi e Paola Del Negro, rispettivamente ricercatore della Sezione Geofisica e Direttore della Sezione Oceanografia, interverranno su “Ghiaccio e cambiamenti climatici, raccontati dai sedimenti marini” e su “Acqua dolce e salata: un incontro-scontro”.

Il calendario degli altri appuntamenti 2013 prevede:
- giovedì 17 ottobre, ore 18.00, Vanna Pecile e Aldo Vesnaver, presenteranno “Le nuove tecnologie per lo studio della consanguineità e della diversità tra popolazioni” e “Strizzare dalle rocce l’ultima goccia di petrolio? ovvero: la Leggenda della Fine del Petrolio, il Fracking ed i terremoti”.
- giovedì 14 novembre, ore 18.00, Alberto Pallavicini e Angelo Camerlenghi, interverranno su “Il Celacanto: pesce fuori dal tempo” e “Gli idrati del Metano, tra scienza e leggenda”
- giovedì 12 dicembre, ore 18.00, Piero Giulianini e Chiara Manfrin e Marco Mucciarelli, rispettivamente, racconteranno di “Alieni tra noi: Il gambero rosso della Louisiana” e di “Terremoti naturali, antropici ed immaginari”.

I Caffè delle Scienze: un’occasione per avvicinare, conoscere e capire!


Abstract del primo incontro
giovedì 26 settembre ore 18.00

Paola Del Negro
“Acqua dolce e salata: un incontro-scontro”

L’interazione tra le acque dolci e quelle salate determina particolari processi di mescolamento, stratificazione e circolazione che condizionano fortemente la struttura delle comunità biologiche.
Le foci dei fiumi, le zone lagunari, i laghi salmastri, dove si realizza il mescolamento delle acque dolci con quelle salate costituiscono ambienti particolari, in corrispondenza dei quali si realizza la transizione tra terra e mare. Questi ambienti, soprattutto nelle regioni temperate, sono popolati da una sorprendente varietà di forme di vita che li rendono classificabili tra gli ecosistemi a massima biodiversità.
Il Golfo di Trieste, con la foce del fiume Isonzo, le lagune di Grado e Marano Lagunare e le sorgenti sottomarine dell’acquifero carsico ,rappresenta un’area ideale per studiare e comprendere le complesse dinamiche di interazione tra acqua dolce e acqua salata.

Renata Lucchi
“Ghiaccio e cambiamenti climatici raccontati dai sedimenti marini”

Il ghiaccio è lo stato solido dell’acqua e come essa è in grado di modellare le rocce della superficie terrestre e dei margini continentali. Durante i periodi glaciali il ghiaccio continentale erode e trasporta grandi quantità di sedimenti lungo i solchi glaciali estendendosi fino ai limiti delle piattaforme continentali venendo dispersi negli oceani. I campioni di sedimenti prelevati dai fondali marini ai poli registrano la storia delle passate glaciazioni e il loro studio permette di ricostruire e comprendere come il clima è cambiato per cause naturali durante la storia della terra.

dott. Michele Da Col
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