saviano Oggi a Pordenonelegge lo scrittore anticamorra dice: «Gli scissionisti da anni provano a tenere sotto scacco le aree portuali di Trieste e Monfalcone. Il porto di Trieste è un “crocevia strategico” per il traffico di stupefacenti, soprattutto hashish ed eroina. L’operazione Calighér ha svelato come l’hashish arrivasse a Trieste dalla Campania attraverso uomini legati al boss scissionista Raffaele Amato. La coca arrivava attraverso il clan dai tre nomi, il clan Gallo-Limelli-Vangone di Torre Annunziata. Ma a Trieste arrivano anche coca e hashish dal Sudamerica: a gestire questo traffico è l’Alleanza di Secondigliano. Le mani della camorra sono ormai in Friuli Venezia Giulia, in un territorio in cui i clan non ammazzano e quindi tutto questo non fa notizia».
(da Il Piccolo)
Saviano, Pordenone, porto, stupefacenti, droga