malore anzianoInnumerevoli i casi di sincope per il gran caldo a Trieste, soprattutto per gli anziani e per chi non può permettersi il climatizzatore. Milena, pensionata di 86 anni: è un’estate terribile, penso di non aver mai sofferto il caldo in questa maniera. Si lamenta anche Rina: «Non si riesce a stare a casa, non si dorme più. Più che combatterlo, ognuno cerca di difendersi amodoproprio, utilizzando qualsiasi mezzo a disposizione. La battaglia contro la settimana più difficile dell’intera estate sul fronte caldo, è iniziata anche nella nostra città. La morsa di Lucifero, il settimo e ultimo anticiclone africano, sta mettendo sotto pressione soprattutto gli anziani, una delle fasce a maggior rischio. La ricerca di un pizzico di sollievo parte dal primo rifugio contro il caldo torrido, vale a dire la propria abitazione. Il consumo di condizionatori e ventilatori negli ultimi tempi è salito alle stelle, segnando un record assoluto di acquisti nel settore, peraltro senza badare troppo al portafoglio, con una spesa che è oscillata da un minimo di 50 euro per arrivare fino al migliaio di euro. Non solo, con le vie della città sempre più simili ad un catino infuocato, sono stati letteralmente presi d’assalto i bar ed i caffè sia del centro storico, che della periferia. Difficile trovare un posto libero nei tavolini all’aperto, soprattutto quelli riparati dall’ombra. Tutti in coda anche nei supermercati cittadini, dove nel carrello si fanno scorte di acqua, ma anche di frutta e verdura, come consigliato dagli esperti. Milena, pensionata di 86 anni, non ha dubbi. «E’un’estate terribile, credo dinonaver mai sofferto tanto come quest’anno ». Tra le oasi più ricercate in questi giorni ci sono quelle dei centri commerciali e dei giardini comunali. C’è chi si gode la lettura di un buon libro, chi invece ne approfitta per schiacciare un breve pisolino. Tempi duri anche per gli anziani ospiti delle case di riposo, dove in alcuni casi vengono organizzate delle uscite pomeridiane alla ricerca di un po’di refrigerio. Rina, 76 anni, sintetizza così il momento. «Non si riesce a stare in casa, non si dorme la notte, un vero e proprio incubo». Unpunto di riferimento immancabile contro la calura estiva rimane la pineta di Barcola. Sono in tanti a frequentarla, armati di ombrelloni, sedie sdraio e tavolini. Tra un tuffo in acqua e una partita a carte, si combatte il caldo e si chiacchiera tra amici. Gisella, Lucia e Liliana ormai da anni non rinunciano a questo luogo fresco e accogliente. «Qui stiamo decisamente bene, anche se la bora dello scorso invernoha colpito duro gli alberi della pineta che non offrono più il riparo di un tempo». Ma c’è anche chi, come Rosetta, che va in netta controtendenza. «Tutti mi prendono in giro, ma io d’estate con questo caldo sto bene, non soffro l’afa ed anzi mi rilasso. Cosa posso farci, sono fatta così».
(da Il Piccolo)