tagli salarioRiceviamo la seguente lettera, che pubblichiamo per intero:
POLIZIOTTI SULLA SOGLIA DELLA POVERTA’
“Non sono previsti tagli” diceva qualche giorno fa il Ministro dell’Interno Angelino Alfano parlando della “Sicurezza” e noi del SAP abbiamo fatto bene a dubitare di queste parole.
Il DEF appena approvato, fa trasparire uno stop ai rinnovi contrattuali ulteriore fino al 2020.
Una nota dolentissima, visto che il nostro contratto è fermo al 2008/2009, mentre a altre categorie del pubblico impegno sono stati riconosciuti gli scatti e concessi gli aumenti.
Sembra che siamo poliziotti solo quando abbiamo doveri e siamo pubblici impiegati quando si tratta della nostra retribuzione, malgrado una legge dello Stato, sempre disattesa, la n° 183 del 2010 riconosce la specificità delle forze di polizia ai fini della definizione degli ordinamenti, delle carriere e dei contenuti del rapporto di impiego e della tutela economica, pensionistica e previdenziale.
Il SAP percorrerà tutte le strade per contrastare questa ingiustizia perfino in sede della Corte Europea dei diritti dell’uomo, per inadempienza dello Stato nei confronti dei suoi “difensori” in divisa.
Il Governo e il Parlamento sanno di essere inadempienti, per questo motivo era stato istituito un meccanismo denominato “una tantum” che doveva alleviare il tetto salariale e garantire almeno il pagamento degli assegni funzionali e degli scatti legati agli avanzamenti di carriera, appena il 16,60% del dovuto, previsto per quest’anno, già una vergogna questa nei confronti di chi rischia la vita per difendere i cittadini, che è aggravata dal fatto che questi “spiccioli”, anche a Trieste, ancora non sono stati corrisposti.

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