teatro verdi internoLeggo nella pagina FB del Gruppo “Viva il Verdi di Trieste” una domanda del M° Stefano Furini, primo violino di spalla dell’Orchestra della Fondazione Lirica “ Teatro Giuseppe Verdi” di Trieste in relazione all’attesa conferma della carica del Sovrintendente.
“Ma stanno partorendo in cda?”
Risponde il Sindaco Cosolini
“Il consiglio è domani perché oggi non avevo a tutti i componenti a Trieste”
E fino a qui a domanda vi è risposta.
Ciò che mi lascia assolutamente perplessa invece è la nuova normativa di legge di cui riporto gli estremi e mi pongo una domanda: come può il Dr. Paolo Marchesi essere membro del CDA essendo in quiescenza e non affiancando nessun nuovo entrato giovane? Anche la Regione non prevede assolutamente deroghe rispetto alla legge nazionale. Penso che prima di decidere la conferma dell’attuale Sovrintendente Orazi o di altro nome scelto dal consiglio di indirizzo sarebbe da chiarire questo punto.
La riforma della pubblica amministrazione del ministro Madia impedisce di nominare in enti e fondazioni chi è in quiescenza.
Vi è una circolare del dipartimento Funzione pubblica della presidenza del Consiglio dei ministri, a firma del ministro Madia, che fa definitiva chiarezza: num. 6 dd. 14 dicembre 2014, e che palesemente chiarisce il Dl 90/2014, convertito nella legge 114, modificando la disciplina dell’articolo 5 del Dl 95, prevedendo nuovi divieti. La nomina in cda, in particolare, «rientra nell’ambito del divieto indipendentemente dalla qualifica in virtù della quale il soggetto in quiescenza sia stato nominato». Le indicazioni della circolare Madia prevedono incarichi gratuiti per non più di un anno e solo in funzione di affiancamento ai nuovi entrati.

Dott.ssa Maria Luisa Runti
Coordinatore Provinciale “Centro Democratico”


Teatri Verdi, sfogo, nota, Maria Luisa Runti, nomine