ricoveratiSedici ragazzi in gita scolastica erano rimasti intossicati dal pranzo consumato alla trattoria di Basovizza. Ora è arrivato il conto. Per il gestore e la socia. Il pm Federico Frezza ha chiuso le indagini sulla vicenda avvenuta lo scorso aprile, e nel depositare gli atti ha contestualmente proposto l’applicazione della pena di 2 mesi e 10 giorni di arresto. L’avventura per i ragazzi del liceo scientifico “Serpieri” di Viserba era stata di quelle che non si scordano. Sedici su diciotto che facevano parte della comitiva erano finiti in poche ore all’ospedale colpiti da un’ intossicazione alimentare che si era manifestata subito dopo il pranzo consumato al locale di Basovizza. «Molti ragazzi avevano la febbre e avevano vomitato», aveva detto Giorgio Sasi, uno dei professori che avevano accompagnato il gruppo di studenti a Trieste. Le indagini dei carabinieri e degli ispettori dell’Azienda sanitaria avevano accertato quasi subito che i ragazzi avevano mangiato prodotti scaduti e non conservati correttamente. Non solo: gli investigatori avevano accertato che i ristoratori avevano riconfezionato sottovuoto porzioni di carne suina di pezzatura inferiore rispetto al pezzo originale. Che era stato tagliato e ricongelato Avevano anche applicato l’etichettatura originale al “nuovo” pezzo di carne, cosa che è vietata dalla legge. Erano stati sequestrati 6 chili di carne di maiale, 2,7 di formaggio, mezzo chilo di ragù, 4 chili di prosciutto, 3 chili di gnocchi congelati. «Erano state servite le Lubianske. Subito dopo il pranzo una ragazza si è sentita male.E poi anche gran parte degli altri hanno accusato gli stessi problemi », aveva detto il docente. Poi aveva raccontato: «Quel giorno siamo andati a visitare il Sincrotrone e la Risiera di San Sabba. Poi ci siamo fermati a pranzo a Basovizza per andare nel pomeriggio alle Foibe ». Il guaio è capitato dopo il pranzo al ristorante incriminato . «Erano state servite le Lubianske. Subito dopo il pranzo una ragazza si è sentita male. E poi durante il pomeriggio anche gran parte degli altri hanno accusato gli stessi problemi». «Al mattino - aveva detto ancora il professore di Rimini - abbiamo chiamato la guardia medica. Perché ormai quasi tutti stavano male». Ai ragazzi è stata diagnosticata una gastroenterite per intossicazione alimentare. Poi il blitz dei carabinieri e degli ispettori e i sequestri. (c.b.)
(da Il Piccolo)