pannelli arrugginiti«Mi chiedo come si possa deturpare uno spazio suggestivo come piazza della Borsa installando dei pannelli arrugginiti per giorni, pregiudicando quello che Trieste può offrire ai turisti». Il consigliere regionale e vicecoordinatore provinciale del Pdl, Piero Tononi, accende la polemica attaccando l’amministrazione Cosolini. I pannelli cui fa riferimento sono stati sistemati per supportare anche a Trieste l’iniziativa “Inside out”, progetto di arte pubblica partecipata che coniuga elaborazione culturale e sociale e che oggi, alle 11.45 da piazza della Borsa, rilancerà su scala nazionale la campagna “L’Italia sono anch’io” per il diritto alla cittadinanza italiana dei minori nati da genitori stranieri e per la partecipazione amministrativa e politica senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità. Sui pannelli saranno sistemati dei grandi ritratti in bianco e nero di tanti cittadini di ogni età e provenienza, nel segno della multiculturalità. «Scopro poi - riprende Tononi - che tutto questo (i pannelli, ndr) servirà per un’iniziativa suggerita, o forse ordinata, dal Comune di Reggio Emilia con il quale evidentemente Trieste è ora legata da un filo rosso. L’evento in questione avrà la finalità di sensibilizzare i triestini sulla questione degli immigrati e della cittadinanza immediata dalla nascita per i figli degli stranieri, un tema sul quale vi è un dibattito politico in corso e all’interno del quale ognuno è libero di avere la propria opinione. Intanto i soldi pubblici, 20mila euro previsti nella delibera, sono di tutti i cittadini, anche di chi ritiene che concedere l’immediata cittadinanza italiana a chiunque nasca nel nostro Paese sia una scelta opportuna». Sempre dal Pdl, Alberto Polacco, capogruppo del partito in Quarta circoscrizione, osserva: «Sono stati montati dei pannelli solitamente utilizzati dal Comune per le affissioni elettorali, tra l’altro usurati mentre nei magazzini sono presenti manufatti molto più decorosi. Nei prossimi giorni presenterò un’interrogazione al sindaco per chiedere il perché di queste installazioni che deturpano una piazza da poco riqualificata e caratterizzata da immobili di assoluto pregio». Ribatte il vicesindaco Fabiana Martini: «In primo luogo, i pannelli che erano in mezzo alla piazza sono stati rimossi. Erano stati sistemati per errore lì. Ora si trovano solo sul lato lungo corso Italia». Poi, nel merito dell’iniziativa: «Si tratta di un evento dal grande valore simbolico che si tiene in otto città italiane - sottolinea Martini-, nell’ambito di una campagna a cui il Comune di Trieste crede molto e che vuole sensibilizzare la cittadinanza su questi temi». (m.u.)

(da Il Piccolo)