Nov
02
Purgatorio di Ariel Dorfman in prima assoluta all’Arena del Sole di Bologna. Dal 10/11

purgatorio

dal 10 al 13 novembre

PURGATORIO di Ariel Dorfman
traduzione Alessandra Serra
regia Carmelo Rifici
con Laura Marinoni e Danilo Nigrelli
scene e costumi Annelisa Zaccheria
musiche Zeno Gabaglio
video Roberto Mucchiut
produzione LuganoInScena
in collaborazione con LAC Lugano Arte e Cultura e ERT - Emilia Romagna Teatro Fondazione

Purgatorio: Una donna che vendica con l’uccisione dei figli il tradimento del suo uomo. Come due moderni Medea e Giasone, in un thriller psicologico che obbliga l’anima a fare i conti con le proprie colpe attraverso un gioco al massacro, Laura Marinoni e Danilo Nigrelli si confrontano con un testo di Ariel Dorfman, scrittore, drammaturgo, saggista e giornalista cileno, nonché attivista dei diritti umani accanito critico di Pinochet e consulente alla cultura di Salvador Allende.
Il Purgatorio è un luogo astratto – uno strano luogo da cui si può sì uscire, ma in cui si ritorna comunque – dove un uomo e una donna devono confrontarsi con le verità della loro vita e, attraverso le parole e i ricordi, tentare di redimersi da un tragico destino.
Una stanza bianca. Potrebbe essere un carcere, un manicomio, un luogo di tortura o il Purgatorio… Due personaggi: un uomo e una donna. Un dialogo serrato. Domande e risposte, quasi un interrogatorio. Ma chi è la vittima? E chi il carnefice?
Atti di orgoglio, vendette, crudeltà: Ariel Dorfman riprende il mito di Medea e gli ingredienti della tragedia classica e scrive una nuova opera teatrale sulla violenza e la crudeltà; forte e intensa come La morte e la fanciulla, da cui Roman Polanski trasse l’omonimo film di successo.

NOTE DI REGIA
«Il tema della riscrittura tragica è alla base delle scelte delle nuove produzioni. Il mito ci aiuta da sempre a muoverci nell’universo delle domande: chi siamo, verso dove andiamo. Il mito di Medea e di Giasone è ancora oggi spaventosamente importante. Medea, la straniera, si vendica di un Occidente che non le riconosce il suo Status quo, la sua identità di diversa. Medea risulta colpevole di fronte a Giasone, inorridito dal matricidio. Ma dove sta la verità? Chi è responsabile della violenza furiosa di Medea? Chi è responsabile, oggi, dell’esodo spaventoso di vittime che si muovono verso un occidente che li teme? Queste le domande che mi portano a scegliere il bellissimo testo di Dorfman, abile a creare un meccanismo di suspense, dove è impossibile riconoscere la vittima e il carnefice, che nella loro disperata difesa di non prendere responsabilità, creano un luogo indifferenziato, dove muoversi quasi fossero un unico identico personaggio. Il meccanismo dello spettacolo tenderà a mettere spalle al muro i due protagonisti, in un gioco serrato di accuse, riflessioni, attacchi e difese, in modo da svelare l’autentico antidoto contro ogni assurda violenza: la capacità di perdonare».
Carmelo Rifici

Giovedì 3 novembre alle 18 al Cinema Lumière:
In occasione dello spettacolo “Purgatorio”, la Cineteca
presenterà al Cinema Lumière “La morte e la fanciulla”, dello stesso Dorfman, da cui Roman Polanski trasse l’omonimo film di successo del 1994.

Teatro Arena del Sole
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Via Indipendenza 44
40121 Bologna
Tel. (biglietteria) 051.2910910
www.arenadelsole.it

ariel-dorfman

 
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