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Un omaggio di Sieni a Giorgio Morandi: Ballo 1890_Natura morta. Arena del Sole, BO. 6/1

sieni-morandi

6 gennaio 2017

BALLO 1890_NATURA MORTA
Pomeriggio speciale il 6 gennaio al Teatro Arena del Sole Bologna. Uno spettacolo con visita al museo, per celebrare Giorgio Morandi.
Con il suo spettacolo Ballo 1890_Natura morta, Virgilio Sieni, coreografo e danzatore, tra i protagonisti della scena contemporanea europea, rende omaggio al pittore bolognese.
Alla fine dello spettacolo gli spettatori potranno partecipare a una visita guidata del Museo Morandi (prenotazione obbligatoria, posti limitati), o visitare gratuitamente il museo tra il 6 e l’8 gennaio 2017 presentando alla cassa del museo il biglietto dello spettacolo.
Il percorso tracciato da Virgilio Sieni in questi anni racconta di un artista che a partire dallo studio del corpo – con le sue possibilità di linguaggio e la sua valenza quotidiana – ha misurato e ridisegnato il mondo. Attraverso percorsi corali, che il coreografo costruisce sull’onda di un afflato largo e coinvolgente, il teatro trova un nuovo incontro con la danza, dove si interrogano lo spazio e la percezione della luce, si risvegliano le relazioni tra il gesto e la coscienza dell’essere, e si proietta l’individuo nella sua intima moltitudine. È uno dei più deflagranti percorsi d’arte dell’ultimo decennio, in cui Sieni ricerca le origini dell’azione e le sue auree fragilità. Lo fa creando comunità temporanee che intrecciano nodi d’arte e di vita per poi scomporsi e, dopo, ricomporsi altrove.
A portare il coreografo in Emilia nel 2013 è stato il progetto Home, realizzato con ERT a Carpi a seguito del terremoto. In quell’occasione Sieni diede inizio a una delle esperienze di lavoro sull’archeologia del gesto con gruppi di cittadini – giovani, famiglie, anziani – cui sono seguiti altri momenti che hanno generato un lungo laboratorio tutt’ora attivo. Fu quella anche la prima collaborazione con la Corale Savani diretta da Giampaolo Violi, che oggi prende ancora più corpo nel lavoro realizzato per VIE.

Ballo 1890 vede in scena, in totale, circa cento persone di cui sessanta sono i componenti della corale, che Sieni ora invita a unirsi alla dimensione del movimento. «Una corale che si dedica al corpo, oltre che alla voce, è una cosa unica. È la possibilità di una pulsione che si origina dalla prossimità, di una moltitudine che tende a divenire un corpo solo». L’artista guida questo coro-corpo alla creazione di uno spazio-tempo ottenuto dalla proliferazione continua di movimento. Centinaia di gesti nello stesso istante creano una scrittura capace di memoria pittorica, rinnovando il nostro sguardo e facendoci al contempo sentire parte di una comunità.
Il progetto guarda all’opera di uno dei più grandi pittori italiani del Novecento, il bolognese Giorgio Morandi. Come nelle sue nature morte, in Ballo 1890 tutto prende forma da una molecola di luce. La molteplice simultaneità del movimento va a comporre continui smarginamenti dove le fessure dei corpi s’illuminano creando un tutt’uno con lo spazio. «Un umile sguardo sull’opera di Morandi, che si dispone in una cartografia di luci che si assimilano generando la materia. Un racconto dello spazio umano e mappa corporea che passa attraverso il gesto degli interpreti e la loro stessa luce. (…) Un movimento incessante del corpo a depositare tracce di macerie sul suolo: nature morte quali segni archeologici del gesto. Un viaggio nella proliferazione del gesto, nella luce e nell’ombra della figura, nell’incrinatura e nella leggerezza, dove l’articolazione si modula attraverso un atlante di panneggi e sfocature. La vicinanza, tra prossimità e tattilità, diviene l’elemento primario per creare una partitura di soste; nature morte che sospendono il senso del gesto verso le domande che l’uomo pone al tempo e alla durata».
La folla che abita questa esperienza è composta dai cittadini, danzatori e amatori emozionali, di età compresa tra gli 11 e gli 80 anni, che in molti casi hanno accompagnato e partecipato alle produzioni precedenti in diversi luoghi del paese e non solo, andando a costituire una “comunità del gesto” inedita e innovativa. Coloro che vi partecipano sono persone “capitate”, che si prestano a emanare una luce; «come nelle nature morte, dove l’oggetto da umile si fa sublime».
Cicli di incontri vengono svolti in continuità, con un’osmosi tra i diversi gruppi che si riversano l’uno nell’altro. Chi ha maggiore esperienza accoglie i nuovi componenti che arrivano, diventando a sua volta un “trasmettitore”, e attivando in questo modo una durata che si fa mondo.

Teatro Arena del Sole - Emilia Romagna Teatro Fondazione
Via Indipendenza 44
40121 Bologna
Tel. (biglietteria) 051.2910910
www.arenadelsole.it

virgilio-sieni-nuovo-direttore-biennale-danza

 
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