Dall’1 al 7 marzo 2016
presso la Sala della Santa Sede del Palazzo della Cancelleria di Roma, mostra dell’artista Heidi Fosli dal titolo: “Immagini e Sogni nelle opere di Heidi Fosli” a cura della Dott.ssa Mara Ferloni.
L’artista norvegese Heidi Fosli prende per mano lo spettatore e lo induce pian piano ad attraversare a piedi nudi e in silenzio un universo effimero e gestuale fatto di pochi ed essenziali tratti identitari. L’ individuo, inteso come globalità del genere umano è oggetto di una ricercata e attenta disamina ove in un crescendo sempre maggiore cose, persone, luoghi, sentimenti, sono magicamente orchestrati come in un moderno incantesimo all’ interno del pianeta Terra.
Nel suo colore, denso e materico, si coglie un gesto profondo che colloca spesso i personaggi in un quieto isolamento, figlio di quello squisito spirito norvegese appartenuto a Munch ed Ibsen, decantato tuttavia attraverso una sensibilità tutta al femminile che restituisce allo sguardo la metafora dei delicati sentimenti umani. Nelle sue opere emerge il respiro della mente, il battito del cuore, che insieme permettono di trascrivere sul medium pittorico ombre, figure dissolte in antichi abbracci, madri e figli, e poi ancora ponti, strade, e la sterminata natura che tutto avvolge.
Nei colori, smeraldo e cobalto, la gradazione fredda e desaturata del blu evoca i paesaggi del grande nord dai quali proviene l’artista, mentre nel verde già inconsapevolmente si fissano nella mente le algide aurore boreali, quelle che ti fanno sentire al limite del mondo e con uno sguardo sull’ infinito universo di cui siamo tutti solo una piccola parte. In questa sete continua di colore, propria degli artisti del Nord Europa forse come inconscio riscatto verso le gelide e parche ore di luce invernale, i personaggi si muovono in atmosfere pulviscolari. E si abbracciano. Perché è l’artista che lo vuole, lanciando un messaggio su quello che dovrebbe essere il senso della globalizzazione intesa come integrazione, rispetto e solidarietà verso il prossimo. In Orizzonte siamo perfettamente in grado di cogliere la percezione dell’incognito, di un alter ego proteso in avanti alla ricerca di un qualcosa di indefinito. Di un nuovo capitolo dell’esistenza, come accade anche nel Libro della Vita o in Invi(n)sible. Opera dalla travolgente forza comunicativa che alla fine riduce all’unico interrogativo possibile.
Esiste davvero una verità assoluta e univoca tra noi ed il nostro modo di relazionarci con il mondo? Non lo sapremo mai forse. Ma intanto possiamo disporci con umiltà verso gli altri mentre Heidi filtra sulla tela la realtà esterna e nel frattempo porta nel cuore la Norvegia, il suo sole di Mezzanotte, l’alba e il tramonto uniti in un lungo abbraccio che fonde cielo e terra in quella tormentata ed inconfondibile luce giallo-rossastra.
Palazzo della Cancelleria
Piazza della Cancelleria
Roma
Info:
Reale Ambasciata di Norvegia
Via delle Terme Deciane, 7
00153 Roma
Telefono: +39 06 45238100
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