dante alighieri Torna alla ribalta la poesia, ancora una volta Fedele Boffoli, fondatore della Webgalleria di Arti visive e letterarie Anforah (http://anforah.altervista.org/ - https://www.youtube.com/watch?v=mWZyWfoUiAA), sceglie il XVII Festival Internazionale della Poesia di Trieste (http://www.triestepoesia.org/), per presentare la sua ultima creazione, in versi e immagini, “Onda” (https://www.youtube.com/watch?v=Os6dZqbSa2I - Ed. Anforah 2014); l’incontro con l’autore si terrà, infatti, mercoledì 3 dicembre alle ore 18.30, presso la libreria IN DER TAT, di via Diaz 22 a Trieste (http://www.indertat.eu/), nella cui precedente sede il medesimo artista, presentò, nel 1996, la sua prima personale pittorica. Saranno presenti anche in sala, visibili fino al 17.12.12 (in orario di apertura della libreria), alcuni dipinti (http://anforah.altervista.org/wave/wave.htm) di Boffoli, ad acrilico su tela, che hanno ispirato le sue ultime poesie. L’iniziativa sarà presentata, con una conversazione e letture, a più voci, di Barbara e Marina Degrassi, Mariagrazia Stepan e Gabriella Valera. Riportiamo, dalla raccolta poetica “Onda”, l’introduzione dell’autore stesso:
“””Tutto ha origine dall’acqua, come le più antiche scritture sembrerebbero confermare, e, per quanto mi riguarda, non vi è fenomeno più interessante dell’onda, in cui, in un tempo circoscritto, si rappresenta un ciclo, trasformativo, di vita-morte-rinascita; da materia caotica, quale è il liquido acqueo, l’onda, con dinamiche circolari, aggrega sostanza intorno ad un centro, per poi dissolverla, nell’arco di una breve durata; in questa essenza convergono, trasformandosi con fluidità, tutte le forze della fisica: attrattive, repulsive, centrifughe, centripete, gravitazionali, ascensionali, elettromotrici, controelettromotrici, magnetiche, ecc.
La sfera, momentanea, di creazione-distruzione dell’onda va pure intesa, come del resto ogni cosa al mondo, attraverso il paradosso taoista dello Yin e lo Yang (l’Unità e le sue parti polari), in cui ogni attività evoca, nel “qui e ora” presente, la sua speculare latenza, ed in cui tutto si muta, prima o poi, nel proprio reciproco. Dalla fisica microscopica e quantistica fino alle dinamiche cosmiche, di pianeti e galassie, tutto nel mondo scorre e si incurva, per dissolversi e ricrearsi, ciclicamente… Così, per concludere, immaginiamo, da fermi, immobili, come, appunto, dal centro di un’onda (autentico occhio del ciclone), l’avvicendarsi delle universali dinamiche circolari: punto privilegiato d’osservazione… tutto è fermo e tutto ruota.”””
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