laut gaia mattiuzzi Martedì 14 gennaio alle ore 21.00 presso il Knulp di via della Madonna del Mare 7/a a Trieste primo appuntamento del 2014 proposto dal Circolo del Jazz Thelonious.
Sarà infatti ospite il trio
LAUT
Gaia Mattiuzzi - voce
Fabrizio Puglisi - piano
Cristiano Calcagnile - batteria & live electronics

Dall’incontro tra la cantante Gaia Mattiuzzi, il pianista Fabrizio Puglisi e il batterista Cristiano Calcagnile nasce una musica personale, imprevedibile e non convenzionale. Il gruppo presenta un repertorio vario e multiforme che unisce tradizione e sperimentazione , mescola jazz e avanguardia, ritmi folklorici , rock e musica contemporanea, attraverso un lavoro di grande originalità dove rigore filologico e sperimentazione trovano una perfetta osmosi. I tre danno vita ad una musica visionaria, spontanea e piena di fantasia che pone un attenzione particolare alla ricerca timbrica.

La maturità creativa e progettuale di un’artista si verifica soprattutto nella capacità che questi dimostra nel saper cogliere modo e momento giusto per realizzare un’opera come punto rappresentativo del proprio cammino. Gaia Mattiuzzi, cantante e perfomer tra le più apprezzate del panorama nazionale ci offre, su questo fronte, una testimonianza importante. Dopo i successi di critica e pubblico di Caribbean Songs (2010) nel progetto Skinshout, a fianco del batterista e compositore Francesco Cusa, la cantante si presenta con un nuovo lavoro come leader: LAUT. La Mattiuzzi ama il rischio, per un’artista linfa vitale, e in questo progetto disegna e mette in gioco tutte le fascinazioni, le curiosità, le inquietudini e le interferenze culturali che da tempo la contraddistinguono come interprete originale. LAUT, ovvero a voce alta, grido, è un’immersione nel suono, pura ricerca timbrica, ponte sonoro tra brani, musiche tra loro lontane. Suono come Mito, forza generatrice e spinta per la metamorfosi. LAUT dimostra anche in modo inequivocabile come le etichette stilistiche (jazz, pop, rock, etnica, contemporanea) le stiano strette. La cantante le frequenta, ma contemporaneamente le depura dai luoghi comuni, le rigenera attraverso studi approfonditi, vocalità poliedrica e aperture mentali. Una maturità che traspare anche nella scelta attenta dei compagni di viaggio. Il pianista Puglisi e il batterista Calcagnile infatti non solo sono strumentisti di riconosciuto valore, ma soprattutto sono artisti congeniali nel condividere con la leader la comune filosofia musicale della ricerca e della sperimentazione a 360°. Il progetto LAUT in estrema sintesi si può quindi definire un’opera di profondo respiro contemporaneo.

Gaia Mattiuzzi
Cantante, improvvisatrice di formazione jazzistica, ha condotto gli studi musicali presso il conservatorio G.B.Martini di Bologna e C.Monteverdi di Bolzano.
Ha partecipato a numerose masterclass e corsi di perfezionamento.
Parallelamente agli studi jazzistici si dedica allo studio della vocalità classica, con una particolare attenzione al repertorio liederistico.
Svolge un intensa attività concertistica in Italia e all’estero, collaborando con musicisti di spicco della scena jazzistica e improvvisativa italiana e internazionale. Si esibisce in numerose rassegne e festival in Italia, Germania, Austria, Slovenia, Francia, Serbia, Danimarca e Stati Uniti.
Nel corso della sua attività artistica ha lavorato tra gli altri con:
Stefano Senni, Michele Rabbia, Emilio Galante, Gabriele Mirabassi, Maria Husmann Francesco Cusa, Michael Losch, Marta Raviglia, Paolo Sorge, Tony Cattano, Pasquale Innarella, Vincenzo Vasi, Gianni Gebbia, Jean Marc Monterà, Ernest-Ludwig Petrowsky, Lelio Giannetto, Jean Michel Robert, Julien Ferrando, Giorgio Pacorig, Xabier Iriondo, Wu Ming 1, Ron Anderson, Nicole Federici, Jim Pugliese, Mauro Pagani, Elliot Sharp, Marco Cappelli, Cristina Zavalloni, Sergio Krakowsky, Fabio Accurso, Angelo Olivieri, Fabrizio Puglisi, Cristiano Calcagnile, Gunter Baby Sommer, Akira Ando, Floros Floridis, Andreas Jankowitsch.

Info: 320-0480460 / www.thelonious-trieste.com / thelonious.trieste@gmail.com
concerto, Circolo del Jazz Thelonious, Knulp