polizia e vigili del fuoco Trieste, 30 novembre 2013 - Putin se n’è andato da un bel po’ ma lo strascico di polemiche rimane. Riceviamo a tal proposito due lettere infuocate dal Sap e da Ugl Vigili del Fuoco, che riportiamo per intero:



Vigili del Fuoco, Cordella (Ugl):
“Per servizio rappresentanza a vertice Italia-Russia personale costretto a turni continuativi”
Comandante Dall’Oppio chiarisca motivazioni di tale decisione

“Chiediamo al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco di Trieste di fare chiarezza sulle motivazioni che hanno portato, in occasione del vertice intergovernativo Italia-Russia, alla scelta di far prolungare l’orario al personale già in servizio invece di richiamare il personale libero”.
Ad avanzare la richiesta è il segretario nazionale dell’Ugl Vigili del Fuoco Fernando Cordella che, appoggiando le rivendicazioni già sollevate nei giorni scorsi dalla segreteria provinciale della Federazione, chiede “come mai, per offrire supporto alle Forze dell’Ordine durante l’incontro tra il premier italiano Letta ed il presidente russo Putin, il personale smontante del turno di notte è stato costretto a sostenere un servizio continuativo di quasi 23 ore, quando l’alternativa più idonea sarebbe stata quella di mobilitare il personale libero, remunerando il lavoro straordinario”.
“I servizi di rappresentanza – ammonisce il sindacalista – non devono intralciare il lavoro ordinario dei Vigili del Fuoco né tantomeno il recupero psico-fisico dei lavoratori, ai quali – conclude - si possono chiedere sacrifici di questo tipo solo per il soccorso ai cittadini, certamente non per presenziare ad eventi, tra l’altro già ampiamente e prontamente pianificati”.


Sap Trieste: REPLICA AL SIG. QUESTORE DI TRIESTE SU QUANTO PUBBLICATO IERI SUL QUOTIDIANO DI TRIESTE “IL PICCOLO”

Evidentemente al Questore Padulano non è bastato l’elogio incassato dalla nostra sigla per come è stato gestito il dispositivo di sicurezza, ma vuole di più, anche se non si capisce cosa. Infatti, a poco serve scapicollarsi per  smentire - ennesima volta - quanto da noi affermato, pur avendo in mano i dati reali e apparendo anche in controtendenza rispetto alle affermazioni del nostro e al suo Capo, Prefetto Pansa  (”È pacifico che in questo momento noi diamo un servizio di sicurezza inferiore al passato  e […] che noi cerchiamo di renderla meno bassa, ma comunque è meno, il segno è comunque meno.”
Ad ogni buon conto nè sul comunicato Sap nè sull’articolo di stampa si è parlato di vetture private, bensì di auto di proprietà di società private: il riferimento è ai mezzi della Società Autostrade concesse in comodato alla Polizia per i servizi nell’ambito     della rete autostradale (così recita testualmente la convenzione sottoscritta dal Dipartimento PS con gli enti concessionari delle Autovie), ma che per la prima volta si sono viste arrivare in Piazza Unità d’Italia. L’esempio ci sembra calzante perché una volta, quando uomini e mezzi erano meno scarsi, al termine del tratto autostradale gli equipaggi avrebbero avuto il cambio da una staffetta montata su vetture della Polizia. Si è fatto di necessità virtù, ecco il perché dei nostri elogi, ma raschiando il fondo del barile. Circa la carenza del carburante abbiamo segnalato semplicemente che, terminata la scorta, il rifornimento delle cisterne è stato insolitamente rapido solo in virtù dell’eccezionalità dell’imminente evento, visto che gli altri anni i tempi sono stati molti più lunghi. Anche sulle divise abbiamo riportato un dato veritiero: mai si è visto, almeno dagli anni ‘60 in poi, il ricorso al recupero dei capi usati per la vestizione del personale.
Detto questo vorremmo capire se sono più imprecise ed infondate le nostre affermazioni o quelle del Questore, la cui attenzione a far ben figurare la Polizia è lodevole, ma non inferiore alla nostra visto che entrambi abbiamo esaltato la capacità   dell’apparato di far fronte alle esigenze. Magari il Questore poteva completate il suo intervento spiegando che quel lavoro straordinario svolto volontariamente ed entusiasticamente dal personale potrebbe essere retribuito anche fra un anno o due: ci sono somme del 2012 che non sono ancora giunte nelle tasche degli operatori, per esempio. Parliamo di problemi che riguardano tutte le Forze di Polizia di tutto il paese, non pecche della sola Polizia triestina.
Tutto questo è stato spiegato e chiarito al Dr. Padulano, che aveva anche disponibilità del testo originale del comunicato stampa SAP visto che è pubblicato sul sito.
Carenze e disagi, quelli in questione, che il SAP denuncia da anni e che trovano perfetta corrispondenza nelle parole pronunciate solo l’altro giorno dal Capo della Polizia, il cui senso è stato compreso da tutti. Non vediamo il motivo, quindi, della puntigliosa replica voluta dalla direzione della nostra Questura.

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