ater Trieste 8 novembre 2013 - No a un’Ater unica; istituzione di un sistema regionale delle Ater; istituzione una Commissione regionale per le politiche socio-abitative; individuazione di un percorso a termine per redigere una nuova legge sulla casa; previsione di 5 amministratori unici; previsione di un Collegio unico dei revisori dei conti composto da tre membri.
Sono queste le linee guida del disegno di legge (8 articoli) sul riassetto istituzionale delle Ater e i principi in materia di politiche abitative che l’assessore Mariagrazia Santoro ha illustrato alla IV Commissione del Friuli Venezia Giulia.
“Non e’ nel mio costume prendere le cose fatte e buttarle via - ha affermato l’assessore, riferendosi alla riforma delle Ater prevista dalla precedente giunta Tondo, riforma ora decaduta che prevedeva l’accorpamento delle Aziende. “Il processo di convergenza individuato dal programma di fusione mi trova d’accordo - ha chiarito Santoro - ma dev’essere attivato senza danni per i cittadini”.
Santoro ha giudicato “preoccupanti” i dati finanziari delle Ater regionali: a fronte di uno stanziamento di 5,4 milioni di euro, implementato con altri 550mila, il fabbisogno ammonta a 24 milioni. “Dobbiamo quindi attrezzarci per dare una risposta al tema della casa - ha rilevato Santoro - e le Ater devono tornare a occuparsi di edilizia sociale, che oggi e’ la vera emergenza”. (AGI)
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