cosold Trieste 5 novembre 2013 - Limite di due mandati consecutivi per i sindaci, introduzione delle quote di genere e della doppia preferenza di genere, voto in un’unica giornata. Sono le caratteristiche salienti del disegno di legge che disciplina le elezioni comuni in Friuli Venezia Giulia, illustrato in V Commissione dall’assessore regionale alla Funzione pubblica Paolo Panontin.
Il provvedimento, in 112 articoli, si propone di offrire un testo unico, coordinato e aggiornato sull’intera disciplina delle elezioni amministrative. Il ddl non contiene la disciplina di fondo sulle elezioni provinciali, considerata l’incertezza circa il destino dell’ente. L’approvazione del disegno di legge consentira’ di svolgere le prossime elezioni amministrative con le nuove regole, elezioni che interesseranno piu’ della meta’ dei Comuni della regione.
Il voto in un’unica giornata (la domenica, dalle 8 alle 22) sara’ fonte di risparmio di denaro pubblico, mentre, per quanto riguarda il limite di due mandati consecutivi per i sindaci, si tratta di una regola che vige in tutta Italia “senza che - ha rilevato Panontin - nessuno abbia alzato le barricate”. Il limite dei mandati, ha osservato l’assessore, rappresenta un bilanciamento all’elezione diretta del sindaco. Intervenendo dopo Panontin, il presidente dell’Anci (Associazione nazionale Comuni d’Italia) del Friuli Venezia Giulia Mario Pezzetta ha auspicato che il limite dei mandati venga esteso anche ai consiglieri regionali.
In una nota, il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop ha rigettato le accuse della capogruppo del M5S Elena Bianchi sui tempi stretti di calendarizzazione del ddl e sul numero esiguo degli auditi in Commissione. Uno slittamento a gennaio avrebbe pregiudicato l’attuazione della riforma in vista delle prossime amministrative, ha fatto sapere Iacop, mentre per quanto riguarda le audizioni sono stati invitati i rappresentanti istituzionali direttamente interessati dalle nuove norme contenute nel disegno di legge, ossia il Consiglio delle Autonomie locali (Cal), Anci e la Commissione regionale pari opportunita’, ma altre audizioni possono essere disposte a discrezione della Commissione.
(AGI)
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