Debora Serracchiani ha incontrato a Trieste le organizzazioni delle professioni Sanitarie: “La soluzione per la sanità regionale non è ridurre il numero delle aziende.”
L’onorevole Debora Serracchiani è stata la prima fra i candidati alle prossime elezioni regionali a rispondere al manifesto presentato dal Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie e del Sociale, che riunisce una ventina di organizzazioni di professionisti della sanità in Friuli Venezia Giulia.
Nel testo s’illustrano i passi necessari per contribuire a migliorare il sistema sanitario in regione, riprendendo l’iniziativa avviata nel corso della campagna elettorale nazionale con il Manifesto del Coordinamento Nazionale delle Professioni sanitarie – CONAPS “Prepariamo il Futuro”.
In primo piano soprattutto la necessità di una precisa regolamentazione sull’accesso alla professione e sulla formazione che, sottolinea il Coordinamento, richiede la costituzione di Albi e Ordini professionali, in grado di evitare i danni alla salute dei Cittadini dovuti all’abusivismo professionale. È necessaria inoltre una responsabilità diretta dei professionisti della sanità nell’organizzazione e della gestione delle aziende sanitarie, anche per affrontare il cambiamento dei bisogni di salute della popolazione, accanto a percorsi di cura facilitati per evitare duplicazioni di visite, valorizzando le esperienze regionali già presenti e il rafforzamento dell’integrazione tra figure sanitarie, socio-sanitarie e sociali.
Questi temi sono stati affrontati nel corso di un’incontro con Debora Serracchiani al Circolo della Stampa di Trieste, introdotto da professor Franco Rotelli: la candidata alla Presidenza della regione ha ascoltato gli interventi dei professionisti della sanità che hanno lamentato anche poca chiarezza nei programmi dell’attuale giunta sul futuro del sistema, e in particolare delle professioni sanitarie, accanto a una progressiva riduzione di mezzi e personale, e il timore per l’accorpamento delle aziende sanitarie.
“Noi - ha detto Melania Salina del Coordinamento regionale delle professioni sanitarie e del sociale - rappresentiamo l’altra metà del cielo della sanità. Gli ultimi anni non sono stati semplici, ma siamo convinti di poter partecipare allo sviluppo del sistema, che sta affrontando un cambiamento epocale, e gestire con professionalità una richiesta di cura crescente: abbiamo però bisogno di qualcuno che ci sappia ascoltare.”
“La soluzione per la sanità regionale non è ridurre il numero delle aziende – ha spiegato Debora Serracchiani nel corso del dibattito -. La riforma Tondo va azzerata perché rimette in discussione la centralità del distretto. Va invece valorizzato il ruolo di tutte le professioni sanitarie, e non solo di alcune, recuperando anche le attività di prevenzione: è un principio presente nel mio programma.”
A.I.FI. (Associazione Italiana Fisioterapisti) Regione Friuli Venezia Giulia
Il testo del Manifesto:
Coordinamento Regionale
delle Professioni Sanitarie e del Sociale Friuli Venezia Giulia
LE PROFESSIONI SANITARIE E SOCIALI AL SERVIZIO DEI CITTADINI PER UN SISTEMA SANITARIO SOSTENIBILE
APPELLO ALLE FORZE POLITICHE REGIONALI
Gorizia, 26 marzo 2013
I Professionisti Sanitari riuniti nel Coordinamento Regionale delle Professioni Sanitarie e del Sociale hanno aderito, attraverso le Associazioni Nazionali di riferimento, al Manifesto del Coordinamento Nazionale delle Professioni sanitarie – CONAPS “Prepariamo il Futuro” ponendosi al servizio del Cittadino e riconoscendone la centralità, nella consapevolezza di essere parte integrante del sistema di welfare garantito dalla Costituzione.
Dichiarano la loro determinazione a voler contribuire maggiormente allo sviluppo di risposte, in sintonia con i bisogni dei Cittadini, delle Comunità e del Sistema; le competenze e responsabilità dei professionisti devono pertanto integrarsi in percorsi assistenziali condivisi, evidence-based, multiprofessionali e basati sulla centralità della persona. Il miglioramento dell’assistenza richiede inoltre il supporto di modelli organizzativi innovativi, che coniughino valorizzazione delle professioni sanitarie e sociali nel governo dei processi produttivi e innovazione nelle risposte ai bisogni di salute.
A garanzia della sicurezza e affidabilità di questo sistema di tutele, ritengono fondamentale che lo Stato, chiamato a garantire la certezza del professionista con cui il cittadino si relaziona, concluda l’iter normativo che interessa le professioni sanitarie non regolamentate, istituendo gli Albi, riuniti in Ordini e Collegi, per garantire al Cittadino di ritrovare nei professionisti le competenze derivanti da una formazione universitaria a carattere nazionale, oltre che il governo della deontologia professionale e della formazione continua.
I Cittadini, i Professionisti e il Sistema Salute di questa Regione hanno bisogno di:
Albi e Ordini Professionali: i Cittadini hanno il diritto, tutelato dalla Costituzione, a riconoscere i professionisti cui si rivolgono. Quotidianamente si riportano esempi di danni alla salute dei Cittadini derivante dall’abusivismo professionale. Lo stimolo al Governo affinchè chiuda la questione dell’ istituzione degli Ordini Professionali prevista dalla Legge 43/06 deve arrivare anche dalle Regioni.
Chiarezza nella formazione dei professionisti: vanno monitorate le offerte formative regionali di base e specialistiche anche per evitare l’apertura di corsi che formino figure professionali con qualifiche confusive e già dichiarate chiuse per Legge. Va posta adeguata attenzione al percorso di riconoscimento dell’equivalenza dei titoli del pregresso ordinamento didattico, anche sollecitando gli Organi centrali statali ad accelerare i tempi e coinvolgendo Ordini, Collegi e Associazioni nell’esame dei casi e più in generale ai tavoli di lavoro della conferenza Stato Regioni.
Sistema di governo e organizzazione adeguati: le norme di riferimento (L. 251/00, L. 43/06 L.R. 10/07, DGR n. 348/05, nonché i pregressi PSR) definiscono la diretta responsabilizzazione dei professionisti sanitari e sociali nell’organizzazione dei propri processi professionali nelle Aziende Sanitarie sia attraverso l’istituzione dei Servizi di Area Professionale nelle Direzioni Sanitarie aziendali sia con l’attribuzione di incarichi gestionali nelle articolazioni organizzative aziendali.
I modelli organizzativi regionali che dovrebbero discendere da tale impianto normativo sono ancora sfumati e poco incisivi. Alle soglie di una riorganizzazione del SSR riteniamo importante che si declinino tali indicazioni legislative, anche alla luce della necessità di individuare modelli di prevenzione e di pianificazione di percorsi assistenziali in grado di cogliere il cambiamento dei bisogni di salute della popolazione legati alla long-term care.
A.I.D.I. - A.I.FI. - A.I.Or.A.O. - A.I.P. - A.I.T.A. - A.I.T.N. - A.I.T.O.
A.N.A.P. - A.N.D.I.D - .A.N.E.P. - A.N.Pe.C. - A.N.U.P.I. - A.N.TE.L. As.N.A.S. – CROAS – F.I.Te.Lab. - F.L.I. – T.S.R.M. – U.N.I.D. - U.N.P.I.S.I.
Coordinamento Regionale
delle Professioni Sanitarie e del Sociale Friuli Venezia Giulia
Il nuovo assetto del Servizio Sanitario Regionale: nell’ambito della riforma del SSR, al di là della descrizione degli scenari applicativi, non c’è alcun cenno rispetto ad una revisione dei modelli organizzativi. Vi è inoltre insufficiente attenzione al territorio che per altro dovrebbe diventare la “plancia di governo” del sistema salute in tutte le situazioni non acute, attraverso servizi sanitari e socio-sanitari capillari e diffusi sul territorio, in prossimità dei cittadini. Chiediamo un impegno per lo studio e l’implementazione di nuove proposte formulate dalle Professioni Sanitarie e del Sociale.
Osservatorio delle Professioni Sanitarie e del Sociale: istituito dalla L.R. 10/07 per ribadire e monitorare le funzioni di governo attribuite alle Professioni Sanitarie e Sociali. Dal momento del suo primo insediamento ha denunciato la mancata applicazione delle norme, confermando le criticità anche nel 2011, anno a cui risale la sua ultima convocazione. Se ne richiede la riapertura quale Organismo garante degli impegni presi dal legislatore regionale mediante una norma di rango primario.
Governo Clinico e Percorsi di Cura facilitati: la pianificazione di percorsi di cura sulla base di protocolli interdisciplinari consente l’accesso diretto al professionista senza duplicazioni di visite; in questo ambito già esistono alcune valide esperienze regionali che andrebbero valorizzate.
Favorire la massima espressione delle potenzialità di ciascun professionista, rispondendo in modo adeguato ai bisogni di salute in relazione ai diversi gradi di complessità, consentirebbe di liberare risorse in relazione ai bisogni complessi, aumentando la sostenibilità del sistema.
Lavoro in Equipe Multidisciplinare: l’integrazione in Sanità è elemento fondante della pratica clinica e non può essere risolta da un unico professionista; rafforzare l’integrazione tra figure sanitarie, socio-sanitarie e sociali significa restituire responsabilità all’équipe e centralità al Cittadino-Utente e riconoscere la salute come lo stato di completo benessere fisico, psichico e sociale; se il sistema non vuole regredire, deve liberarsi delle tentazioni di restaurazione di un modello centrato sulla competenza mono-professionale, nell’ottica di un coinvolgimento reale dei Cittadini e dell’avanzamento verso modelli che guardano a tutte le competenze necessarie per la risoluzione dei problemi dell’Utente, piuttosto che alla salvaguardia di singole professioni.
Questo è il “nostro” programma, che proponiamo a coloro che si candidano a guidare la Regione FVG.
I Professionisti Sanitari e del Sociale possono dare molto al sistema, nell’interesse di tutti i Cittadini, basta permetterglielo.
Contatti : Susanna Agostini – Via della Mochetta, 27 – Gorizia cell. 347/9506805 e-mail agostini.andid@libero.it
A.I.D.I. Associazione Igienisti Dentali Italiani FVG – Giuseppina Baldassi
A.I.FI. - Associazione Italiana Fisioterapisti – FVG – Melania Salina
A.I.Or.A.O. – Associazione Italiana Ortottisti Assistenti in Oftalmologia - FVG - Iliana Coiutti – Lucia Parisi
A.I.P. – Associazione Italiana Podologi - Marco Piacentini A.I.T.A. – Associazione Italiana Tecnici Audiometristi – Triveneto - Palmerino Talarico - Silvia Turresendi
A.I.T.N. – Associazione Italiana Tecnici di Neurofisiopatologia – FVG – Mauro Semenic
A.I.T.O. – Associazione Italiana Terapisti Occupazionali – FVG – Francesco Favero - Mirna Pizzoni
A.N.D.I.D. - Associazione Nazionale Dietisti – FVG - Susanna Agostini – Alessandra Tavian
A.N.A.P. – Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali – Claudio Mariuzzo
A.N.E.P. – Associazione Nazionale Educatori Professionali – FVG – Roberta Colavitto
A.N.Pe.C. – Associazione Nazionale Perfusionisti in Cardioangiochirurgia – Sandro Nalon
A.N.U.P.I. – Associazione Nazionale Unitaria Psicomotricisti Italiani – Triveneto – Gianmario Fiorin
ANTEL – Associazione Nazionale Tecnici di Laboratorio – Carla Fasson e Danilo Pennetta
As.N.A.S. – Associazione Nazionale Assistenti Sanitari – FVG – Daniela Bais
CROAS – Consiglio Nazionale Ordini Assistenti Sociali – Adriana Bressan
F.I.Te.Lab – Associazione Nazionale Tecnici di Laboratorio – FVG - Daniele Nigris
F.L.I. – Federazione Logopedisti Italiani - Triveneto – Elisa Dreosto
T.S.R.M. – Collegio Professionale Interprovinciale FVG - Carmelo Attinà – Gianfranco Brusadin
U.N.I.D. – Unione Nazionale Igienisti Dentali – Bin Karin U.N.P.I.S.I. – Unione Nazionale personale Ispettivo Sanitario d’Italia – FVG – Michele Bordignon
A.I.D.I. - A.I.FI. - A.I.Or.A.O. - A.I.P. - A.I.T.A. - A.I.T.N. - A.I.T.O.
A.N.A.P. - A.N.D.I.D - .A.N.E.P. - A.N.Pe.C. - A.N.U.P.I. - A.N.TE.L. As.N.A.S. – CROAS – F.I.Te.Lab. - F.L.I. – T.S.R.M. – U.N.I.D. - U.N.P.I.S.I.
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