andolina marino Nuove indagini mettono ai domiciliari il pediatra triestino: secondo l’accusa avrebbe venduto e somministrato false cure per la Sla a base di tessuto adiposo
Il pediatra triestino Marino Andolina, ormai noto come braccio destro di Davide Vannoni per l’affaire Stamina, è stato arrestato e posto ai domiciliari questa mattina. Lo hanno fatto i carabinieri del Nas di Brescia, in seguito a un’inchiesta della stessa Procura. Assieme a lui, altre quattro persone, anche loro ora ai domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e somministrazione di farmaci potenzialmente pericolosi.

La nuova accusa degli inquirenti riguarderebbe l’aver proposto e somministrato, e “dietro pagamento di notevoli somme di denaro”, false terapie cellulari a base di staminali del tessuto adiposo per la cura di malattie gravi come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla), l’atrofia muscolare spinale (Sma) e la leucemia. Le dinamiche, dislocate tra l’Italia e un laboratorio in Svizzera, avrebbero previsto il prelievo di adipe mediante interventi di liposuzione e l’infusione dello stesso materiale nei pazienti, in endovena. Senza (anche stavolta) alcun requisito di scientificità, né dimostrazione di efficacia. Né rispetto delle norme di sicurezza. Né alcuna autorizzazione.

Insomma, poco dopo aver chiesto il patteggiamento per Stamina, dichiarandone ufficialmente la fine in seguito alle schiaccianti accuse della procura di Torino, Andolina e i suoi complici avrebbero avviato un’attività illecita parallela. A farne le spese si conterebbero ora una trentina di persone, sottoposte a interventi pericolosi per la salute e condotti in ambienti totalmente inadatti come laboratori per le analisi, quando non addirittura hotel o abitazioni private.
(fonte: wired.it)


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