chiesa s giovanni timavo lavoriLa zona in cui il corso del fiume Timavo riappare in superficie era già per gli antichi Romani un luogo fondamentale per il culto e la preghiera. Testi di vari autori del tempo ne descrivono i contorni ameni e numerose testimonianze attestano lotte e battaglie per il controllo di questo nobile sito. Verso la metà del V secolo a. C., l’area fu definitivamente consacrata e valorizzata attraverso l’edificazione di una basilica, in onore di alcuni santi defunti.
Pesantemente danneggiato dai Longobardi prima e dagli Ungari poi, l’edificio, ricostruito una prima volta nel XII secolo ed ampliato nel XVI e nel XVII, crollò nuovamente durante il primo conflitto mondiale. Tutti gli affreschi andarono perduti, ma fortunatamente si salvò la pregiata pavimentazione musiva, risalente all’antica basilica paleocristiana.
Questo meraviglioso mosaico a motivi geometrici, assieme ai resti delle antiche mura, è stato oggetto di una prima fase di valorizzazione messa in atto alcuni anni fa da don Ugo Bastiani che, assieme al prezioso aiuto di volontari e della signora Ada Pieri e famiglia (che quotidianamente si occupano della manutenzione della suddetta chiesa), ha cominciato a ridare lustro a queste antichissime reliquie. Recentemente, sono stati finalmente intrapresi i lavori di restauro che, nonostante obblìghino ad un’infelice chiusura della chiesa proprio nei mesi estivi, si erano rivelati ormai necessari ed imprescindibili per la conservazione e la messa in sicurezza di quest’area cosi ricca di storia. Eretta in una zona tutt’ora strategica, non solo per la vicinanza al corso del Timavo, ma anche per l’attiguità alla Grotta del Mitreo, la chiesa è una delle bellezze più suggestive del nostro territorio, proprio per l’unicità del suo genere.
Risulta dunque di urgenza primaria, per il nostro Comitato Rilke, sottolineare l’importanza fondamentale di questi lavori di ristrutturazione al momento in atto. Il nostro apprezzamento per quanto fatto sinora è dichiarato ed indiscutibile, ma la nostra attenzione sul sito continua ad essere vigile. La sistemazione del tetto è stata un giusto inizio, ma le attività non possono e non devono concludersi qui: è necessario rinvenire al più presto nuovi fondi per continuare i lavori. Troppe volte i preziosi tasselli musivi sono stati sommersi dall’acqua, a causa dell’assenza di adeguati canali che consentano di evitare infiltrazioni ed inondazioni durante le piene del Timavo.
Abbiamo a cuore quanto si sta facendo quotidianamente, ma sentiamo l’urgenza di “sensibilizzare e sollecitare gli enti di dovere e l’opinione pubblica a non mollare, affinché la chiesa un domani tomi ad essere il gioiello che tutti vorrebbero riscoprire.

Comitato Turistico Rilke

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