Trieste - Per quanto riguarda il contestato progetto per la realizzazione dell’impianto di rigassificazione a Zaule, ‘’secondo noi esistono gli estremi per un contenzioso in sede amministrativa, date le numerose forzature che si sono registrate'’. Lo conferma all’Adnkronos il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini, che pero’ ritiene prematuro parlare di eventuali spazi di manovra finche’ non si valutano le carte.
Continua quindi il braccio di ferro sulla vicenda: da un lato il Governo, con il ministro Corrado Passera che giudica strategica la realizzazione dell’opera, dall’altra il territorio con i Comuni interessati, in primis quello di Trieste, cosi’ come la Provincia e financo l’Autorita’ portuale, che hanno manifestato la loro contrarieta’ all’impianto. Ieri hanno fatto sentire la loro voce anche numerosi cittadini, che sotto la pioggia scrosciante hanno manifestato davanti al Municipio di Trieste, dove era in corso un Consiglio comunale al quale e’ intervenuto anche il presidente della regione, Renzo Tondo.
Nel frattempo, segnali di apertura sono stati lanciati dal presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dopo l’ok all’Aia (Autorizzazione integrata ambientale) approvata da parte dei competenti uffici della Regione ‘’all’unanimita”’ in sede di conferenza dei servizi la scorsa settimana, nonostante la contrarieta’ dei Comuni e della Provincia. Ora il governatore ha assicurato che la Regione si confrontera’ con gli enti locali e valutera’. Intanto Tondo sottolinea che il suo esecutivo al momento non ha prodotto alcun atto inerente il rigassificatore progettato da Gas Natural.
(Adnkronos)