ciceria monte maggioreASCA - Associazione delle Sezioni Montane del Club Alpino Italiano
leggimontagna 2012 - Premio letterario 10a edizione
VINCITORI 10a EDIZIONE
SEZIONE GUIDE
2° classificato: Ettore Tomasi, Ciceria e Monte Maggiore, Transalpina Editrice - Trieste

Su ben 29 opere presentate a concorso per la sezione Guide del premio il volume di Transalpina Editrice, per la Collana ‘Andar de Bora’ curata da Alessandro Ambrosi, si è aggiudicata il secondo posto.
In allegato la scheda con la motivazione dei giurati.
E’ la seconda volta che un titolo della collana di Transalpina Editrice si aggiudica questo importante riconoscimento già assegnato all’opera Monte Nanos nella 6a Edizione del ‘LeggiMontagna’.

Ettore Tomasi
Ciceria e Monte Maggiore
L’Istria Bianca dalla Carsia al Quarnero.
Itinerari, natura e storia tra i Monti della
Vena e i Monti Caldiera
Collana: ‘Andar de Bora’
Curatore: Alessandro Ambrosi
Transalpina Editrice - Trieste, 2012

Da più di cinquant’anni Ettore Tomasi , alpinista, naturalista e consulente editoriale, svolge una preziosa opera di divulgazione che interessa il Caput Adrie nelle sue zone meno note, e per questo forse più interessanti. Dopo le sue due ultime fatiche, dedicate al Nanos e alla Selva di Tarnova, esce ora Ciceria e Monte Maggiore,una guida corposa contenente itinerari e peculiarità dell’ ‘Istria bianca’, la successione di alture che dal versante sinistro della Val Rosandra, attraverso l’altipiano dei ‘Cici’, porta ai 1401 metri dell’Učka, o Monte Maggiore, tetto dell’Istria, e al mare di Abbazia.
Il plot è identico a quello - esemplare - delle opere precedenti: descrizioni accattivanti e chiare, cartografia essenziale ma precisa, inquadramento del percorso nel genius di luoghi oggetto di un’antropizzazione capillare e vivace, al di fuori dei principali assi di comunicazione, su cui la grande storia si è riverberata appena, ma che risulta comunque interessante per i risvolti etnici (con la piccola minoranza degli istroromeni, o appunto ‘Cici’). Questo territorio relativamente ristretto è diviso tra Italia, Slovenia e Croazia; Paesi, questi ultimi due, tra cui esiste ancora un confine, destinato a sparire presto. Una cinquantina gli itinerari illustrati, dieci i versanti d’accesso ed altrettante le traversate, 40 le mappe dei percorsi, 30 i disegni e ben 750 le foto a corredo.
L’area è suggestiva, pressoché intatta dal punto di vista ambientale, poco frequentata e spesso avara di segnalazioni (talché su alcuni percorsi la guida è un corredo più che utile). Davanti al gitante si spalanca così uno scrigno di scoperte escursionistico-naturalistiche che prima del lavoro di Tomasi (eccezion fatta per l’area triestina) non erano state descritte e mappate in maniera compiuta.