lorenzo tamaro 070912Riceviamo la seguente lettera, che provvediamo a pubblicare per intero:



E’ già in atto il ridimensionamento della Polizia di Stato a Trieste.
Quanto denunciato e temuto dal SAP dopo i tagli apportati al comparto sicurezza comincia a tramutarsi in realtà!
Dopo la chiusura di fatto della Polfer di Villa Opicina del dicembre scorso con l’inglobamento del suo personale a quello di Trieste Centrale, è la volta di un importante Commissariato di Polizia della città, in una zona socialmente difficile, quello di Rozzol-Melara.
Questa volta la parola adottata è accorpamento, di fatto un ridimensionamento, non una chiusura.
Il ridimensionamento in realtà è già in atto ormai già da parecchi mesi, con una perdita del 20% della forza in termini di uomini e la perdita di fatto della “volante” di zona.
A giorni potrebbe avvenire l’accorpamento di fatto con il Commissariato di San Sabba che a sua volta si trova oggi in difficoltà per gli stessi motivi.
“Polo unico”, sarà probabilmente il nome utilizzato per rendere questo progetto più convincente agli occhi di tutti, in realtà una sola macchina, forse, rispetto le due del passato garantiranno il controllo del territorio che visto l’accorpamento diverrà molto vasto.
Il SAP continua ad esprimere quanto già detto nel corso di questi ultimi anni sia in ambito nazionale che quello locale e cioè il proprio dissenso a questo continuo “arretramento” ed “abbassamento” della guardia .
Ci sono certi servizi, crisi o non crisi, che uno Stato, se tale, deve poter garantire ai suoi cittadini.
Il taglio alla spesa sulla Sicurezza sta portando ad un indebolimento del comparto sicurezza proprio in un momento delicato, come quello di una crisi economica, che nell’ultimo anno ha visto aumentare su scala nazionale i reati denunciati del 20%.
La sicurezza del cittadino invece va costruita ed aumentata proprio in questi momenti con progetti ed investimenti per il futuro.
Una decisione, questa dell’accorpamento, che verrà probabilmente presa dal Questore, per meglio far fronte ai numerosi servizi di ordine pubblico, vigilanze ed accompagnamenti che aveva spinto proprio il SAP nei mesi scorsi chiedere al Questore di Trieste Giuseppe Padulano ed al Prefetto di Trieste Alessandro Giacchetti, un miglior coordinamento e coinvolgimento delle altre forze dell’ordine a questi servizi, troppo sbilanciati a carico della Polizia di Stato.
Una richiesta lecita e in linea con quanto accade in tutte le provincie d’Italia e che purtroppo, malgrado le garanzie del Prefetto dei mesi scorsi, non hanno ancora trovato una positiva risposta.
Una reale collaborazione, quella richiesta dal SAP, ai massimi vertici della sicurezza triestina, tra le forze dell’ordine, di tutte le forze dell’ordine, interpretando quello spirito di fattiva e voluta collaborazione che in genere si vuole far credere ai cittadini durante i brindisi di fine anno nelle “sale operative unificate” funzionanti solo in quelle occasioni.
Il cittadino chiede una sicurezza, quella percepita se non è supportata da quella reale, rischia di essere vanificata e svanire come una bolla di sapone.

Il Segretario Provinciale Sap
Lorenzo Tamaro