agostino straulinoÈ una delle figure leggendarie della vela italiana. Istriano, nato a Lussimpiccolo, ma triestino di adozione, impara ad andare in barca per andare a scuola. Le sue prime esperienze sono dunque nel Golfo del Quarnaro.
Successivamente frequenta l\’Accademia Navale di Livorno. Durante la seconda guerra mondiale fu ufficiale nella Decima MAS, tra gli assaltatori del gruppo gamma che piazzavano le cariche esplosive magnetiche sotto le navi britanniche nella rada di Gibilterra. Nella carriera militare raggiunse il grado di contrammiraglio.
Al termine della guerra, nel corso dei lavori di sminamento nel Golfo di Taranto, un ordigno bellico gli esplose vicino e lo rese quasi cieco. La vista ricomparve lentamente, ma il suo amore per la vela lo spinse ad allenarsi durante la notte, quando non era necessario vedere perfettamente, per prepararsi ai Giochi Olimpici del 1948.
Dal 1965, per una decina d\’anni, ha avuto il comando della Amerigo Vespucci. Passate alla leggenda l\’uscita a vele spiegate dal porto di Taranto attraverso il canale navigabile e la risalita a vela del Tamigi sino Londra.
Straulino ha ottenuto una medaglia d\’oro alla XV Olimpiade (Helsinki - 1952) per la vela - classe interna star e nella stessa specialità una medaglia d\’argento alla XVI Olimpiade (Melbourne - 1956). Dopo questi successi la vela italiana ha dovuto aspettare 48 anni e Alessandra Sensini per andare nuovamente a medaglia in un\’olimpiade.
È stato campione mondiale nella One Ton Cup con l\’imbarcazione Kerkyra.
Nel 2002 gli venne conferito dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi l’ordine di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.
A 88 anni vinse per la quinta volta consecutiva la regata over 60 di Napoli.
É morto all\’età di oltre 90 anni in una stanza dell’ospedale militare del Celio poi la sua salma è stata portata all\’aeroporto di Lussinpiccolo da un elicottero della marina militare italiana per esser tumulata in tomba di famiglia dopo funerale e funzione religiosa presenziati da parenti e autorità italiane e croate.
Nato per essere marinaio, disse: «Sulla mia isola sono venuto al mondo e cresciuto. Là ho capito il mare e il mare mi ha accolto tra i suoi abitanti. Là ho conosciuto il vento e l\’ho fatto diventare mio amico».