fallimento trieste Riceviamo la seguente lettera, che riportiamo per intero:



Mentre si moltiplicano gli incontri tra istituzioni e parti sociali, UGL FVG, per bocca del suo Segretario Generale e responsabile per Trieste, Matteo CERNIGOI, traccia un bilancio della situazione. “Cresce il divario tra ricchi e poveri, e si inaspriscono i rapporti sociali. A rischio la tenuta sociale della città, mentre continua inesorabilmente la crisi.” Rispondendo a chi vede vicina la fine del periodo periodo buio, Cernigoi dice: ” Parlare di ripresa è ridicolo, la città sembra lasciata a sé stessa. Mancano linee di programmazione e di cambiamento strutturale e riforme tese a migliorare la condizione dei cittadini del capoluogo giuliano. In merito all’operato Sindaco, meglio commentare con un secco No comment. Mi sembra che la politica sia più impegnata oggi a salvare se stessa che la città. In vista un 2014 grigio, segnato dal mancato rilancio del porto (si guarda solo agli affari di qualcuno), il settore industriale rischia di collassare. In attesa di riforme nazionali in tema di fisco e costo del lavoro, la città muore e si impoverisce sempre di più.” Conclude il Segretario : “I problemi sono sempre gli stessi e le soluzioni ci sono: innanzitutto bisogna puntare su ricerca e sviluppo vero, a “tasse zero”, mettere al più presto in atto la zona franca commerciale ed extradoganale, sul modello di “Livigno”, per competere con i traffici extraeuropei. Bene sarebbe pensare ad un utilizzo di Friulia e Mediocredito per il finanziamento anche di piccoli progetti imprenditoriali, soprattutto se se presentati dai giovani. Trieste sembra ormai una città fatta solo per le proprie piccole lobby. Se si continua così, non c’è futuro.”

UGL FVG
Ugl, fallimento