prigionia riflessioniLiving Theatre Europa
Presentazione del progetto teatrale
LET MY BROTHER GO - riflessioni su prigioni e prigionìe
con dibattito partecipativo Il Carcere è obsoleto?
Venerdì 26 ottobre ore 18,00
al Knulp - via Madonna del Mare 7/a, Trieste
INGRESSO LIBERO

Interventi:
Presentazione del laboratorio teatrale Let My Brother Go e Le carceri nel Living Theatre, intervento di Gary Brackett, direttore artistico del Living Theatre Europa
Il carcere come ultima i-stanza
intervento di Elisa Corrà, rappresentante a Belluno di L”’altro diritto”, Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità

A seguito del dibattito sarà presentato il video SMOPSM ReMix, tratto dallo spettacolo del Living Theatre Sette meditazioni sul sadomasochismo-politico

Fulcro del progetto sarà l’officina teatrale di creazione collettiva che si terrà dal
9 al 18 novembre 2012,
in via del Bosco 52/b a Trieste.

Laboratorio teatrale diretto da Gary Brackett (del The Living Theatre)

per info
+39 347/83.44.336
livingeuropa@gmail.com
www.livingeuropa.org

LET MY BROTHER GO
La compagnia del Living Theatre Europa torna a riflettere sulle radici della violenza nella nostra società. Il progetto segue una rilettura di L’Eredità di Caino, una ricerca iniziata dal Living Theatre negli anni Settanta il cui tema principale e’ il rapporto padrone/schiavo e come esso pervade i livelli della struttura sociale. Let my brother go, diretto da Gary Brackett, si interroga, con la stessa ottica, sul fenomeno delle prigioni.

La violazione dei diritti umani in tutti gli angoli del pianeta esprime se stessa politicamente ed economicamente nell’esplodere della popolazione carceraria. Nel 2010 l’Italia ha raggiunto il record europeo di detenuti: 68.258 contro un totale di 45 mila posti effettivamente disponibili. Negli ultimi dieci anni il numero dei detenuti è cresciuto dell’80%, ma gli spazi e le strutture per accoglierli sono rimasti sostanzialmente invariati. Il sovraffollamento non è forse illegale? Non lede i diritti della persona?

Il Prison Industrial Complex - complesso carcerario industriale, in continua crescita, non soltanto è un sintomo del fallimento del nostro sistema attuale, ma ancora di più rappresenta la forma di esercizio e di abuso di potere che i governi utilizzano per mantenere inalterate le dinamiche del privilegio, supportati dalla retorica della sicurezza nazionale, dell’antiterrorismo e dello sviluppo economico e sociale.

Laboratorio Living Theatre Europa

diretto da Gary Brackett insieme agli artisti del Living Theatre Europa

Gran parte del laboratorio sarà dedicato alla creazione collettiva: ogni partecipante sviluppa le proprie idee e riflessioni sul carcere, dalle quali verranno create scene teatrali. Perché ci chiediamo “le carceri sono obsolete?” Quale visione alternativa proponiamo? Quali cambiamenti istituzionali si rendono necessari? Questo lavoro di creazione collettiva verrà integrato da scene, testi e canzoni che Gary Brackett elaborerà nel corso del laboratorio. Lo spettacolo si terrà a Trieste il 18 novembre.

Il lavoro di gruppo sarà incentrato sulla discussione, la dimostrazione pratica e su esercizi. Il lavoro deriva da brani di repertorio del Living, dalla tecnica di creazione collettiva e da altre tecniche teatrali adottate e sviluppate dalla compagnia quali la biomeccanica di Mejerchold, l’idea di Antonin Artaud, lo stile di recitazione creata dal Living “non fictional acting”, teatro di rito, parateatro, l’espressione corporea corale e il teatro politico di Piscator e Brecht.

…la gente considera le prigioni un dato di fatto. E’ difficile immaginare che non ci siano. Nello stesso tempo pero’ c’è riluttanza a confrontarsi con le realtà esse nascondono, paura nel conoscere che cosa lì dentro realmente accada. Le prigioni sono perciò allo stesso tempo presenti ed estranee alle nostre vite. Rendersi conto di questo paradosso fra assenza e presenza significa iniziare ad acquisire la consapevolezza che l’ideologia gioca nel falsare il modo con cui ci interfacciamo con il sistema sociale che ci circonda…
La sfida più urgente e difficile oggi è quella di esplorare e riconoscere nuove forme per definire il concetto stesso di giustizia rifiutando di riconoscere nelle prigioni il ruolo di cardine in questo processo.

Angela Davis, Aboliamo le prigioni?

Il Living in breve
Il Living Theatre fu fondato nel 1947 a New York da i due compagni, di lavoro e di vita, Judith Malina e Julian Beck. Portarono nel teatro le esperienze di rinnovamento del linguaggio musicale, poetico, figurativo ma soprattutto le loro istanze pacifiste, l’imperativo etico di cambiare il mondo, i rapporti di produzione e la qualità della vita, fecero così del teatro un reale strumento di diffusione dell’ideale anarchico di vita e di lavoro volto alla liberazione dell’uomo.