tiziana weissTiziana era una giovane e nota rocciatrice triestina.

Laureata in scienze naturali, aveva fatto della passione per la natura e per l’alpinismo parte fondamentale del suo stile di vita, che comunicava agli amici con impetuoso entusiasmo ed era nota nel mondo alpinistico internazionale per le arrampicate che l’avevano vista protagonista, quasi sempre a comando alternato.

Fra le altre: lo spigolo Nord dell’Agner, la Tissi alla Torre Trieste e la Tissi alla Torre Venezia, la Buhl alla Cima Canali, la via delle guide al Crozzon, la Solleder al Sass Maor, le vie Fox e Aste della Cima d’Ambiez, le vie dello spigolo e della parete al Pilastro di Roces, il pilastro dei francesi al Crozzon,le due prime invernali alla Tofana di Roces per la via Bonatti ed al Sass Maor per la Castiglioni e tante altre.

Eppure, ciò che di “Tizuli” ci pare più importante non sono le sue imprese sportive ma tutto il resto. La sua amicizia è stata per molti di noi così importante perché Tiziana, ora così ingenua, ora così lucida nella critica dei nostri comportamenti, ha saputo esserci d’esempio - sia pure con tutte le sue contraddizioni - nella ricerca e nella dedizione all’amicizia, nel cercare di vivere in un particolare rapporto con la natura, che la rendeva contenta del sole della Costa dei Barbari, così come della pioggia inaspettata durante una corsa a Basovizza, o della brina che cristallizza, in parete, sul sacco da bivacco.

Quando, nel luglio del 1978, a 26 anni, un incidente nelle Pale di S. Martino ce la portò via per sempre, nacque in noi - spontaneamente - l’idea di realizzare qualcosa, che potesse coinvolgere alpinisti e naturalisti in un’esperienza di didattica ambientale: un sentiero montano, da percorrere “ad occhi aperti”, per capire la natura, la geologia, la vegetazione.