ornette coleman Venerdì 12 giugno, alle 18, presso la Galleria Tina Modotti (ex Mercato del Pesce) di Udine il festival Udin&Jazz 2015 #Argento Vivo, in attesa del debutto del 24 giugno, propone un’anteprima molto sentita e prepara il terreno per le grandi stelle del jazz protagoniste della nuova edizione. “I cento scatti” è il titolo della mostra fotografica di Luca d’Agostino (fotografo storico del festival e firma delle più autorevoli nell’ambito della fotografia di spettacolo a livello nazionale ed internazionale), un racconto per immagini lungo 25 anni che ripercorre con sguardo curioso e vibrante la storia del festival.
Le preziose immagini dell’obiettivo di d’Agostino diventano anche un catalogo nel quale le foto sono divise per sezioni diverse per profilo tematico e contenutistico; e corredate da uno scritto del critico e giornalista Flavio Massarutto e da un’introduzione del direttore artistico Giancarlo Velliscig.

Grazie alla sensibilità di d’Agostino, le fotografie accompagnano e ritraggono non solo gli incontri musicali del festival, ma anche un più ampio percorso storico e stilistico; un racconto delle evoluzioni della musica, dei mutamenti di autori, interpreti, artisti e pubblico; dei traguardi del jazz, della sua fruizione, delle sue rivoluzioni epocali.
Così cita il testo di Massarutto: “Il Festival ha resistito caparbiamente rilanciando ogni volta la scommessa di proporre una musica che è una musica d’arte in una società sempre più orientata al consumo superficiale e frettoloso. Rimarrà indelebile il ricordo della magnifica edizione del 2008 con la presenza del grande intellettuale, poeta e scrittore Amiri Baraka e una ricchezza di proposte da lasciare ancora oggi a bocca aperta. Ma basterebbe una rapida scorsa ai programmi per farsi una idea di quanta bellezza sia passata per Udine e dintorni in questi anni: Ornette Coleman, Abdullah Ibrahim, Randy Weston, Paul Bley, Cassandra Wilson, Wayne Shorter, Lester Bowie, John Zorn, Bill Frisell, Paul Motian, Charlie Haden…”.

Questi ed altri nomi immortali sono ritratti dai “cento scatti”: talmente tante le icone leggendarie che - spiega Velliscig – “a sfogliare il catalogo, vengono i brividi”… E accanto ai nomi epocali anche “molti che hanno mosso i primi passi a Udine prima di diventare grandi, come Stefano Bollani, Paolo Fresu, Kurt Rosenwinkel”, racconta sempre il direttore artistico. Una storia per immagini, dunque, che – come spesso capita con le opere di grande livello – insieme alla nostalgia del passato proiettano il desiderio del futuro.


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