salamun Giovedì 12 febbraio, ore 17.30

incontro su
Tomaz Šalamun poeta di rottura – poeta militante
con David Bandelj, Darja Betocchi, Roberto Dedenaro, Marko Kravos
coordina Pierluigi Sabatti

Nell’ambito del ciclo di manifestazioni La cultura torna al centro – il mese della cultura slovena in città (1/28 febbraio 2015), Gruppo-Skupina 85 e Slovenski klub, in collaborazione con Stazione Rogers, si terrà un incontro su Tomaz Šalamun poeta di rottura – poeta militante. Ne parleranno e leggeranno le sue liriche il critico David Bandelj, la traduttrice Darja Betocchi e i poeti Roberto Dedenaro e Marko Kravos. Coordina Pierluigi S abatti.

Tomaz Šalamun (Zagabria 1941 – Lubiana 2014), è stato uno dei più importanti poeti sloveni contemporanei e uno dei maggiori esponenti della poesia modernista europea della seconda metà del ‘900. Negli anni ‘60 partecipò a movimenti studenteschi e fu imprigionato per un suo articolo di forte critica al regime comunista jugoslavo, comparso sulla rivista Perspektive. La sua prima raccolta poetica Poker (1966) rappresentò la rottura con la tradizione poetica slovena già dal celebre verso d’inizio “Mi sono stancato dell’immagine della mia tribù e sono andato in esilio”. Fu vicino all’avanguardia del gruppo sloveno OHO di cui faceva parte anche il filosofo Slavoj Zizek, al modernismo di Kocbek, Zajc e Kosovel, e al surrealismo serbo di Popa; forte impronta sulla sua poetica gli arrivò anc he dall’esperienza americana. La poesia di Šalamun è disponibile anche in traduzione italiana, grazie al lavoro tra gli altri di Jolka Milič e di Darja Betocchi.


STAZIONE ROGERS
riva Grumula 14 Trieste
ingresso libero, è gradita la consumazione
info: www.stazionerogers.eu - staff@stazionerogers.eu - cell 3343324584


Tomaz Salamun, poeti, Stazione Rogers, incontri