grande guerra in friuli Sabato 24 gennaio, a Cividale del Friuli, l’inaugurazione della mostra “Frammenti di memorie. Cividale del Friuli e la Società Operaia durante la Prima Guerra Mondiale”
La Grande Guerra in Friuli e sul confine e il tragico asse Cividale – Caporetto riletti in un racconto per immagini a cent’anni dal conflitto, fra le pieghe di una città in rapida evoluzione: la Cividale agricola e artigianale che, agli albori del secolo scorso, si trasformava in presidio di guarnigione e comando del fronte bellico sull’alta valle dell’Isonzo. E’ un radar di straordinaria suggestione, sul piano storico e sociale, la mostra multimediale “Frammenti di memorie. Cividale del Friuli e la Società Operaia durante la Prima Guerra Mondiale”, che si aprirà sabato 24 gennaio a Cividale del Friuli, nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, su ideazione, progetto e realizzazione della Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione di Cividale del Friuli, nell’ambito del progetto “I luoghi della Guerra visti con gli occhi della Pace”, che, per il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, vede capofila il Comune di Cividale del Friuli e partner la stessa SOMSI, con i Comuni di Moimacco, Prepotto, San Pietro al Natisone e Torreano, l’Istituto Comprensivo di Cividale del Friuli, l’Associazione Musicale Sergio Gaggia, il Coro Alpino Monte Nero, l’Associazione Culturale Cividale Novecento. Visitabile fino al 29 marzo 2015, «la mostra - spiega il presidente SOMSI Mauro Pascolini - si articolerà in cinque sezioni e prevede uno spazio per proiezioni multimediali, uno spazio espositivo di oggetti della e per la memoria, un percorso conclusivo dedicato alla pace. Al centro della mostra saranno le vicende della Grande Guerra che hanno coinvolto in prima persona la comunità cividalese, riletti attraverso documentazione d’archivio, diaristica, apparati iconografici e documentali spesso del tutto inediti. Il racconto di quegli anni difficili e della irrazionalità e brutalità della guerra troveranno conclusione in un suggestivo e simbolico percorso di pace come messaggio della inutilità e disumanità di tutte le guerre e come sprone alle generazioni future per scelte di tolleranza, convivenza, pace, libertà e solidarietà, temi questi patrimonio intrinseco alla Società Operaia e di Mutuo Soccorso di Cividale che rivestiva un ruolo protagonista in quel periodo».
Attraverso i “Frammenti di memorie” in mostra echeggeranno dunque tappe centrali della storia europea a cominciare dalla disfatta di Caporetto nell’Annus Horribilis 1917, quello dell’occupazione austro-ungarica, e a molti eventi legati agli albori dello scorso secolo in città e in Friuli, messi in luce grazie alla ricerca iconografica da archivi familiari con molte fotografie inedite di Cividale nella Grande guerra. Ritroveremo così iprogetti di ferrovia Udine- Cividale- Caporetto e Cividale Canale, la visita del Kaiser Carlo I° a Cividale per l’inaugurazione del ricostruito Ponte del Diavolo e l’acquartieramento logistico dell’esercito italiano a Soravilla di Sanguarzo, con una ventina di foto eccezionali inedite dell’epoca dell’archivio privato di Giuseppe Furlan; dalla ricerca documentale d’archivio emergeranno documenti inediti legati al racconto drammatico dell’occupazione della città, Mons. Valentino Liva,il primo manifesto bilingue affisso a Cividale dagli occupanti austro-ungarici a Cividale, con provvedimenti inerenti l’ordine pubblico, custodito nell’Archivio Capitolare della Parrocchia di Cividale; attraverso la mostra si toccherà un aspetto poco approfondito dalla storia e storiografia legata al Friuli: quello della profuganza da Cividale e dal territorio verso Firenze, Roma e altre citta’ italiane. Proprio a Roma trovò ospitalità la stessa SOMSI.

Ha curato il progetto della mostra un comitato tecnico scientifico composto dal presidente SOMSI Cividale Mauro Pascolini, da Renato Danelone direttore Centro Ricerca e Documentazione SOMSI, da Eva Monai e Giulia Sattolo del CdA SOMSI, con il docente Andrea Zannini dell’Università di Udine. Su coordinamento di Giulia Sattolo hanno collaborato, per ricerche storiche, documentali, iconografiche e redazione testi, Annalisa Bonfiglioli, Maura Monti Cavaler, Elisa Morandini, Marta Pascolini, Eleonora Stabile. Progetto e coordinamento dell’allestimento a cura di Eva Monai, progetto grafico di Renato Danelone, ideazione, progetto e realizzazioni multimediali a cura di Filippo Di Primio. Sono stati consultati l’Archivio di Stato di Udine, l’ Archivio Capitolare della Parrocchia di Cividale, l’Archivio del Comune di Cividale, la Biblioteca e il Museo Archeologico Nazionale di Cividale del Friuli, l’Archivio SOMSI Cividale.

da www.ilfriuli.it - Info: www.somsicividale.it


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