francesco russo Riceviamo la seguente nota, che provvediamo a pubblicare per intero:

Le dichiarazioni del Ministro Lupi fanno finalmente chiarezza rispetto ai timori che in molti avevamo manifestato nelle ultime settimane.

Ora nessuna ambiguità è più possibile. Nessun temporeggiamento in attesa di nuove regole che cambino in corsa le modalità di selezione dei nuovi vertici dell’AP. Nessuno spazio per chi puntava a un periodo di commissariamento che tenesse ancora congelata l’attuale gestione.

È venuto il tempo di chiudere un capitolo non brillante per il nostro Porto e di cambiare con decisione rispetto alle pratiche del passato. Il Ministro dei Trasporti ha affermato di aspettare entro il 18 ottobre la terna di candidati espressi dagli enti territoriali per la scelta finale del nuovi presidente dell’Authority. Ora spetta a Trieste non perdere ulteriore tempo.

In particolare, la politica triestina deve mostrare ciò di cui è capace. Negli ultimi anni le vicende relative al nostro scalo hanno visto premiate non la competenza e la capacità di portare risultati, ma

l’appartenenza a ben riconoscibili cordate e la fedeltà partitica. Per il futuro il centrosinistra dovrà testimoniare discontinuità ed uno stile ben diverso.

Lo abbiamo detto da tempo. Non ci interessa sapere per chi vota il prossimo presidente dell’AP, per noi è fondamentale che sia competente in portualità e logistica e che abbia una spiccata e verificata esperienza e sensibilità internazionale.

In un mondo globalizzato, poi, non è così importante che sia espressione del nostro territorio: è, invece, indispensabile che conosca bene Trieste e le sue potenzialità e sia disponibile a lavorare in sinergia con le Istituzioni locali.

Trasparenza e qualità devono essere le linee guida del processo di selezione previsto dalla legge. Credo ci sia ancora il tempo per coinvolgere soggetti esterni e specializzati cui chiedere una pre-selezione di profili di alto livello tra i quali alla fine esercitino la loro scelta gli enti del territorio. Ma se anche, alla fine, la scelta dei Comuni interessati, della Provincia e della Camera di Commercio fosse diversa, è importante che si definiscano modalità in grado di garantire ai cittadini che l’unica logicaadottata sarà quella di rilanciare finalmente quel Porto da cui dipendono in larga parte i destini della nostra città.

Il messaggio che dobbiamo riuscire a trasmettere alla città è che è finito il tempo della lottizzazione politica del Porto di Trieste.

Abbiamo tra le mani una Ferrari: facciamola guidare a un pilota esperto, non ad un principiante amico degli amici.

Francesco Russo
Senatore PD


Francesco Russo, nota, Porto di Trieste