isabel carafi 1 ISABEL CARAFI
Vive in Italia dal 1980, a Trieste dal 1999. E’ nata a Buenos Aires, Argentina.
I suoi 40 anni di attività nella cultura del mondo, inaugurando nella Lux-Art Gallery una importante mostra personale, con sculture, dipinti e installazioni.
Presenterà la mostra Maria Campitelli - Gruppo78

isabel carafi 2 LUX-ART GALLERY
VIA RITTMEYER 7/A
Trieste
DAL 26 SETTEMBRE
AL 14 OTTOBRE 2014

INAUGURAZIONE VENERDI 26 SETTEMBRE ORE 18

ISABEL CARAFI

Il composito mondo di Isabel Carafi si rinnova ed arricchisce ancora. Le sue figure alterate, dilatate e compresse, inebriate e folli si confrontano con gli spazi architettonici. Di recente l’artista ha riflettuto sulla potenza strutturale dell’architettura, specie quella storica e chiesastica, sul concetto della costruzione come tale, sull’aspetto positivo, concreto, stabilizzante che inevitabilmente comporta, in confronto con l’effimero, le situazioni fluttuanti e destabilizzanti che per altri versi distinguono la nostra società attuale. E l’architettura si è infiltrata nelle sue composizioni, naturalmente con gli esiti fantasmagorici ed esuberanti, ironici e divertiti che le sono propri, dove figure e strutture spesso si incrociano e fondono creando abilissime composizioni, infiniti arabeschi decorativi, giochi cromatici e lineari, evocativi, a volte, di antiche culture. Per far ciò si serve di dimensioni, supporti, tecniche diverse. Carta, legno e marmo che incide (quest’ultimo con raffinate invenzioni puramente astratte, dove ramificazioni e geometrie intrecciano racconti efficacemente concisi), ceramica, quindi con aspirazioni tridimensionali, e sculture vere e proprie. Un campo d’azione vastissimo in cui l’artista senza posa effonde i suoi corpi metamorfici, il suoi ibridi umano/oggettuali/architettonici, per lo più volanti, spesso muniti di ombrellini per ridurre l’effetto della forza gravitazionale, dichiarando un fervore inventivo inesauribile. Le architetture sono spesso gotiche con la loro potenza ascensionale e le fitte nervature portanti sui cui si abbarbica un’umanità stralunata. Nelle piccole pittura su carta questa curiosa umanità, espansa e contratta insieme, s’infila tra i fantastici snodi strutturali che a volte si tramutano in espansioni organiche e producono straordinari accostamenti cromatici : rosso sangue, ad esempio ed azzurro trasparente. E minuscole tele si animano di presenze accomunate a bici, scale, abiti facendo un tutt’uno in un’improbabile quanto travolgente dinamismo esistenziale. Nelle ceramiche su legno coppie incastrate e rastremate trasudano un’intensa pulsione erotica. Le figure si ribaltano sulle architetture e nelle grandi tele quest’ultime si incorporano nelle figure. Un mondo esplosivo e stravolto parallelo allo spazio articolato e sublime dell’architettura, inseguito nelle sue più nobili realizzazioni medioevali, rinascimentali e anche moderne.

Maria Campitelli


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