coltelloLa perizia psichiatrica non lasciava dubbi: S. F., la donna di 39 anni che in un raptus ha tentato di uccidere la sorella più piccola con 15 coltellate, era incapace di intendere e di volere. Almeno lo era al momento dei fatti; ma ciò è bastato per evitare la reclusione.
Il fattaccio è avvenuto a Prato, il 13 settembre 2013, ma solo ora trapelano le notizie di questo travagliato epilogo.
All’epoca la donna viveva e lavorava a Trieste, ma compì un viaggio per trovare i famigliari. D’improvviso, senza motivo, si scagliò contro la sorella di 5 anni più giovane con un coltellaccio da cucina, sferrando una serie incredibile di fendenti, miracolosamente non mortali. Dopo l’arresto, l’imputata è stata reclusa a Sollicciano, poi all’Opg di Castiglione delle Stiviere e attualmente è al Centro di igiene mentale di Trieste. Il giudice ha disposto che sia sottoposta a un anno di libertà vigilata.


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