cristicchi A Trieste tornera’ giovedi’ 3 luglio per ricevere, sullo stesso palcoscenico, il Premio Speciale Luchetta 2014 assegnato dalla Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin nel contesto del Premio Giornalistico internazionale promosso annualmente con la Rai. Cantautore, affabulatore, interprete di tante piccole grandi storie umane che si sono incrociate con la Storia popolando le sue canzoni e i suoi spettacoli: Simone Cristicchi debuttava pochi mesi fa al Politeama Rossetti di Trieste con uno spettacolo emozionante e coraggioso, “Magazzino 18”, dedicato al tragico esodo istriano fiumano e dalmata. “Un riconoscimento - spiegano le motivazioni - a Simone Cristicchi che ha saputo entrare nelle pieghe piu’ nascoste di una tragedia rimasta inascoltata per anni. Noi crediamo che Magazzino 18 abbia restituito voce e dignita’ a quanti, in quei terribili giorni, hanno dovuto pensare a sopravvivere inghiottendo amarezza e soprusi. Pensiamo che la Fondazione, nata da un grande dolore condiviso da tutta la citta’, possa,con questo premio, nuovamente interpretare il sentire di tutte le persone che vogliono superare il trauma di quegli anni. Senza dimenticare quello che e’ stato ma ricordando, per insegnare ai nostri figli che le violenze, le guerre, non dovrebbero esistere piu’ ? in nessuna parte del mondo, ne’ a casa nostra, ne’ a Mostar o a Mogadiscio”. “Ho conosciuto la storia di Marco, Sasha, Dario e Miran soltanto nell’estate del 2007, quando partecipai per la prima volta al Premio Luchetta in qualita’ di ospite musicale - racconta Simone Cristicchi -. In quell’occasione andai a visitare la casa di prima accoglienza della Fondazione Luchetta a Trieste e rimasi colpito dal candore dei sorrisi di quei bambini scampati alla guerra. Entrando nella casa ho avuto la percezione concreta dell’importanza di questa onlus e della sua opera umanitaria: quella sera, salire sul palco in piazza Unita’ e’ stata insieme un a forte emozione e un grande onore”.


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