palazzo rai triesteCompleanno funesto per la RAI sede regionale FVG di Trieste. Proprio mentre si festeggiano i 50 anni della storica sede triestina di via Fabio Severo (inaugurata niente meno che da Aldo Moro), il «plenipotenziario della spending review» Carlo Cottarelli ha suggerito il 13 marzo scorso in audizione al Senato il taglio delle sedi regionali, sostenendo che la tv pubblica «potrebbe benissimo coprire l’informazione regionale senza avere sedi». Il tema è oggetto di discussione in Commissione di Vigilanza, impegnata nell’approvazione del parere al Contratto di servizio 2013-2015 tra ministero dello Sviluppo economico e Rai. Nel testo, già sottoscritto dalle due parti, si prevede che la Rai predisponga entro sei mesi dall’entrata in vigore del contratto «un piano di riordino e razionalizzazione della spesa» con l’obiettivo, tra l’altro, «di saturare la capacità dei propri centri di produzione». Ora, tra gli emendamenti a questo articolo, spunta anche la proposta di accorpare le sedi regionali in nove unità che devono coprire almeno 8 milioni di abitanti con un organico non superiore alle 200 unità.
Una dimensione non alla portata di Trieste che, se non verranno accolte delle deroghe, potrebbe entrare nell’orbita organizzativa di Venezia se non addirittura di Bologna. Accolta prima con una certa incredulità, la notizia ha preso vigore col passare delle settimane facendosi più concreta, tanto da provocare la reazione dei colleghi giornalisti e di tutti gli altri lavoratori della Rai regionale, con manifestazioni e incontri istituzionali, accompagnati da ordini del giorno e prese di posizione in difesa della sede di Trieste.
Il rischio di chiusura delle sedi regionali della Rai è stato affrontato negli studi tv in un incontro con una rappresentanza di parlamentari eletti in Fvg di tutti gli schieramenti, in visita su invito del Cdr e accolti dai vertici della sede. “Se le nostre Sedi Rai venissero chiuse - è stato esposto - verrebbe meno la puntuale informazione e la rappresentazione della realtà delle nostre città e dei nostri paesi”.


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