eleonora mantese stazione rogers incontri della domenica alle ore 11
marzo/maggio 2014
dialoghi fra discipline
ARCHITETTURA E LE ALTRE ARTI
dall’architettura alla letteratura al teatro e viceversa
ciclo di conversazioni su opere di architetti alla ricerca della poesia narrativa

domenica 13 aprile, ore 11
Eleonora Mantese
TEATRALITÀ DELL’ABITARE

Il tema è l’abitare. Lo affrontiamo guardando la vita con gli occhi del teatro attratti da alcune frasi di Emanuele Luzzati quando afferma che il teatro si può fare ovunque. E’ sufficiente che una cosa qualsiasi, uno solo degli oggetti che ci circondano, diventi un’iperbole.
Cercando nel campo più specifico dell’architettura, si trova un repertorio particolarmente significativo in Italia, nazione in cui, confortati dal sommo poeta, il genere della Commedia sembra essere quello maggiormente percorso.

Da un lato, guardiamo alcuni esempi dell’architettura italiana negli interni di Franco Albini, Giò Ponti, Carlo Mollino, Luca Meda, Aldo Rossi per capire se c’è un filo rosso che apparenti alcune proposte con il tema della ‘historia domestica’ inscenata in un’atmosfera tea trale.
Questo filo, nella ricerca di una poesia narrativa e, nello stesso tempo, pragmaticamente legata all’industria, sembra esserci in questi progetti e collaborare con le altre arti, con pittura, scultura, fotografia. Si esprime, soprattutto, in alcuni interni delle Triennali milanesi prima della seconda guerra mondiale, nel periodo bellico e nella ricostruzione.

Dall’altro lato, costruiamo un piccolo progetto in forma di teatrino da collocare in edifici da recuperare. Potrebbe inserirsi in aree produttive dismesse ed edifici industriali. L’unità base del progetto abitativo, la prima macchina scenica, è contenuta in un telaio in legno di tre metri per nove. Il carattere, la connotazione dei quadri scenici è variabile a seconda degli elementi di iperbole inseriti. Data la struttura, facilmente montabile, che costituisce l’elemento fisso si possono inscenare diverse situazioni in una condizione di architettura a bassa definizione che trasforma il tempo in materiale di progetto e di imprevedibilità.
Esattamente come succede nella Stazione Rogers divenuta distributore di cultura.

PICCOLA ESPOSIZIONE
“Frammenti di teatri domestici”, mostra a cura di Mirco Sparacino, estratti dall’attività dell’unità di ricerca Housing sociale e collettivo, coordinata da Eleonora Mantese.
Piccole riproduzioni di foto, modelli, plastici che i visitatori prenderanno per farne ciò che vogliono e, soprattutto, per distribuire cultura mettendola in gioco, dal piccolo quadro, aggiungendo una cornice, alla spilla. Spazio alle idee del visitatore.

Prossimi appuntamenti:

27 aprile: Francesco Semerani
JOHN HEJDUK “Cimitero delle ceneri del pensiero”

4 maggio: Giovanni Marras
ADOLF LOOS “Case di artisti da Alexander Moissi, Josephine Baker, Tristan Tzara e altri”

11 maggio: Lorenzo Margiotta
FRANK GEHRY “DZ Bank nella Pariser Platz di Berlino”

18 maggio: Carlo de Incontrera
ARCHITETTURA E MUSICA

L’ARCHITETTURA E LE ALTRE ARTI è un’iniziativa svolta in collaborazione con l’Università degli studi di Trieste, Corso di laurea in Architettura, sede di Gorizia, quale Workshop di teorie della progettazione AA 2013/14.

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