scuderie-27Nell’ambito del progetto “PONTE INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA ITALIA-MESSICO” il 14 aprile 2014 verrà inaugurata, presso le ex Scuderie del Castello di Miramare, la grande mostra MEXPRO: “Circa 2000”.
90 artisti messicani
Scuderie del Castello di Miramare - Trieste
15.4.2014 – 15.9.2014 – h 10-18 tutti i giorni
opening 14.04.2014 alle ore 18.30

“Un progetto installativo dalle dimensioni maestose, un ponte culturale internazionale che celebra in Italia l’arte contemporanea messicana.
Accade a Trieste nel 140° anniversario dall’apertura delle relazioni diplomatiche tra l’Italia e il Messico”

A CURA DI
Maria Campitelli, Fernando Galvez de Aguinaga, Gerardo Traeguez, Manolo Cocho, Marieta Bracho, Luca Caburlotto, Rossella Fabiani, Lucia Krasovec Lucas

scuderie del castello di miramare

La mostra approda in uno dei luoghi simbolo di Trieste – le Scuderie del Castello di Miramare - sito particolarmente significativo per quanto riguarda gli storici rapporti tra Trieste e il Messico, relativamente alla vicenda di Massimiliano d’Austria che andò a morire oltre oceano dopo essersi costruito a Chapultepec, nel cuore di Città del Messico, un’altra dimora evocativa del modello di Miramare.

Costruita con la passione, il rigore e la conoscenza di un visionario dell’arte contemporanea, la collezione “CIRCA 2000” di Josè Pinto Mazal si compone di opere realizzate tra il 1980 e il 2013 di artisti messicani e stranieri che hanno incontrato in Messico un luogo idoneo alla loro produzione.

Due i segmenti principali nei quali MEX PRO si articola, la mostra CIRCA 2000 e l’installazione 2.501 MIGRANTES dell’artista Alejandro Santiago. Con 87 artisti messicani provenienti dalla collezione Josè Pinto Mazal, CIRCA 2000 è l’esposizione internazionale che aprirà il 14 aprile 2014 nelle sale delle Scuderie del Castello di Miramare dando di fatto seguito alla grande mostra di artisti del Gruppo78 tenutasi da gennaio a settembre 2013 in Messico prima a Oaxaca negli spazi La Telarana e La Calera, poi a Torreon presso il Museo Arocena. Curata da Maria Campitelli con la collaborazione di Manolop Cocho, Fernando Galvez de Aguinaga e Gerardo Traeguez la mostra approda in uno dei luoghi simbolo di Trieste – le Scuderie del Castello di Miramare - sito particolarmente significativo per quanto riguarda gli storici rapporti tra Trieste e il Messico, relativamente alla vicenda di Massimiliano d’Austria che andò a morire oltre oceano dopo essersi costruito a Chapultepec, nel cuore di Città del Messico, un’altra dimora evocativa del modello di Miramare. Costruita con la passione, il rigore e la conoscenza di un visionario dell’arte contemporanea, la collezione “CIRCA 2000” di Josè Pinto Mazal si compone di opere realizzate tra il 1980 e il 2013 di artisti messicani e stranieri che hanno incontrato in Messico un luogo idoneo alla loro produzione.

scuderie-30La collezione si attiene a una pluralità di tendenze, privilegiando tuttavia i lavori che si traducono in “quadri”. Appaiono tutti i generi consacrati, dal paesaggio al ritratto al nudo, al realismo sociale alla tendenza primitiva, a tematiche sacre come il citazionismo arcaico e surreale generi e modalità molto spesso tra loro sovrapposti ed intrecciati, secondo un corposo paradigma messicano che tende di preferenza al racconto complesso, prediligendo in ogni caso una intensa, debordante figuratività. Molti degli artisti che esporranno a Trieste hanno frequentato la prestigiosa Scuola nazionale d’arte Esmeralda, di Città del Messico, abbinata all’I.N.B.A., Istituto Nazionale di Belle Arti. E quasi tutti vantano curricula internazionali, con puntate in Europa, nell’estremo Oriente, in Australia. Va detto, che su tutte le tendenze esplose in Europa come nel resto del mondo, approdate poi in Messico, s’inserisce, ineludibile, sotteso o dichiarato, un imprinting tipicamente messicano. Cioè un retaggio insopprimibile, un legame con le culture passate, con le grandi, terribili, innumerevoli civiltà precolombiane, azteca, maya, olmecha, toltecha ….che incombono con le loro straordinarie vestigia, sparse nel paese, che parlano di grandezza, di milioni di abitanti, di tempi favolosi, di incessante produttività sotto regimi ferrei e soprattutto di morte. Morte intesa come un anello del ciclo vitale. Una sorta di “dna”, oscuro e misterioso, che contraddistingue l’arte messicana così dell’attualità come del passato.

PROMOZIONE
Comune di Trieste, Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, Università degli Studi di Trieste, Comune di Muggia

PARTNER DELL’INIZIATIVA DAL MESSICO
FONCA CONACULTA, la SRE, la Secretaria de Cultura de Oaxaca, la Secretaria de Cultura de SLP, Museo de la Mascara, Ambasciata del Messico a Roma,
laboratorio de la Huella grafica, el Espacio Scultorico de La Telarana de Oaxaca, il Museo MUPO de Oaxaca, il Museo Arocena di Torreon, la galleria Traeger & Pinto di Città del Messico

CATALOGO
trilingue [italiano, spagnolo, inglese]

INFO
Gruppo78
t/f ++39 040 567136, mob. ++39 339 8640784
gruppo78trieste@gmail.com
www.gruppo78.it



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