porto trieste operazioni Confronto diretto ieri mattina nella torre del Lloyd con le istituzioni coinvolte nel percorso per l’ottenimento da parte dell’Autorità Portuale di Trieste della certificazione ambientale Emas .
“Passo dopo passo stiamo proseguendo sul percorso che porterà lo scalo triestino - ha commentato il presidente dell’Apt, Marina Monassi - a diventare sempre più ’green’ e rispettoso dell’ambiente che lo circonda”.
A un anno dall’avvio della procedura che porterà alla richiesta da parte dell’Apt della certificazione europea Emas, si stanno condividendo ai vari livelli amministrativi e imprenditoriali le procedure seguite per la definizione di un modello avanzato di gestione ambientale della attività dell’Authority.
“È già stata effettuata - commenta Anna Pacilli, della Fondazione Sviluppo sostenibile che sta seguendo l’istruttoria complessiva per conto dell’Apt - l’analisi ambientale all’interno dello scalo. Gli step futuri ci vedono impegnati su due obiettivi temporali fondamentali: entro autunno l’ottenimento da parte dell’Apt della certificazione ISO 14001 ed entro fine 2014 la presentazione della richiesta per l’assegnazione della certificazione Emas”.
Se l’aspetto della tutela dell’ambiente sta alla base del percorso, va anche detto che questo impegno troverà vantaggi diretti all’interno degli indirizzi europei futuri. “È da sottolineare - conclude Marina Monassi - che la UE darà una corsia preferenziale alle richieste di finanziamento che giungeranno da Autorità Portuali certificate Emas. Il rispetto dell’ambiente, infatti, sarà una discriminante fondamentale per il finanziamento di progetti di sviluppo”.
Porto di Trieste, APT