posto di polizia Riceviamo la seguente lettera:



“Razionalizzazione delle forze in campo. Un concetto che se visto in un’ottica “positiva”, di ottimizzazione, passa necessariamente per un maggior e miglior coordinamento e cooperazione delle Forze di Polizia, se visto invece in maniera negativa diventa solo ‘tagli indiscriminati!”
Questo quanto si diceva al Congresso Provinciale del SAP.
E ancora : “la politica, che deve ascoltare chi, come il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e i rappresentanti dei poliziotti, segnala le problematiche reali”.
Invece proprio durante lo svolgimento del Congresso, la notizia che sarebbe stata decisa la cancellazione di fatto delle squadre nautiche, la rivisitazione delle quattro specialità , Stradale, Ferroviaria, Postale e Frontiera, la rivisitazione sul territorio della dislocazione dei commissariati di Ps, delle compagnie dei carabinieri e dei reparti speciali.
Una chiusura “irrazionale” di alcuni Compartimenti e dei presidi esistenti, la creazione di tre maxi-poli per la formazione di base e la chiusura di una serie di commissariati distaccati.
Ciò provocherà una mobilità di migliaia e migliaia di operatori di polizia.
Una volontà preordinata, definitiva e “blindata”, decisa senza nemmeno consultare le rappresentanze sindacali, un metodo che non possiamo che condannare che porterà a una “chiusura selvaggia dei presidi “.
Un progetto che non spiega come si garantirà la sicurezza dei cittadini nei posti dove saranno soppressi i presidi e che non tiene conto delle aspettative del personale che dovrà essere trasferito.
Non è chiaro inoltre a favore di chi andrà e come saranno utilizzati i centinaia di milioni di euro di risparmio di tale operazione.
A Trieste potrebbero essere a rischio chiusura la Squadra Nautica, il Commissariato di Duino-Aurisina, il Commissariato di Muggia, la Scuola Allievi Agenti di San Giovanni e la rivisitazione della Polizia di Frontiera.

Sap Trieste
Sap, Polizia, comunicati