oleg caetani foto parenzanDebutto per il pianista Nikolay Khozyainov

La Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste commemora la figura del M° Claudio Abbado dedicandogli i concerti di venerdì 24 e sabato 25 gennaio 2014.
Il Consiglio di Amministrazione, il Sovrintendente ed i lavoratori del Teatro intendono in questo modo onorare e ricordare un gigante della musica e della cultura che proprio a Trieste aveva debuttato dirigendo il 30 ottobre 1959 un concerto organizzato dal Teatro Verdi con l’Orchestra Filarmonica Triestina e con la partecipazione del pianista Joaquin Achucarro. Quasi un segno del destino dirigere in una città mitteleuropea come Trieste, a cui sarebbe seguita una formidabile esperienza artistica unica al mondo tra Vienna, Berlino e i più grandi teatri.

concerto per abbado La prima parte del concerto vedrà l’esecuzione del Concerto per pianoforte e orchestra n.1 in Si bemolle minore, op. 23 di P.I. Caikovskij il suo più famoso concerto, quello che raccolse i più vivi consensi critici e ottenne un clamoroso successo di pubblico fin dalla prima esecuzione moscovita affidata a Rubinstein. La parte solistica è affidata a Nikolay Khozyainov per la prima volta a Trieste.La sensibilità musicale e la tecnica prodigiosa, sono qualità che hanno segnalato in breve il giovane artista all’attenzione pubblica come una dei più ricercati e talentuosi pianisti della nuova generazione, già riconosciuto in numerosi concorsi giovanili internazionali. Ha vinto infatti il 1° premio e il Premio Speciale al Concorso internazionale “Virtuosi per musica di pianoforte” (Repubblica Ceca, 2003) e al IX Concorso internazionale Carl Filtsch (Romania, 2004): il 2° premio e il premio speciale per la miglior esecuzione di miniature pianistiche al VI Concorso internazionale Fryderyk Chopin di Mosca (2008). Nel 2010, a soli 18 anni, è stato il più giovane finalista al XVI Concorso internazionale Fryderyk Chopin di Varsavia, e nel maggio 2012 ha vinto il primo premio assoluto al Concorso Internazionale di Dublino con un’emozionante esecuzione del Terzo Concerto di Rachmaninov. Proprio quest’ultimo premio gli ha aperto le porte ad una carriera internazionale con una cinquantina di concerti del suo repertorio che include, Liszt, Chopin, Schubert e Rachmaninov da eseguire in ogni parte del mondo, suonando in sale prestigiose tra cui la Carnegie Hall di New York. Sul podio dell’ Orchestra del Teatro Verdi salirà il M° Oleg Caetani,
profondo conoscitore di Čaikovskij di cui di recente ha inciso tutte le Sinfonie. Caetani si è dedicato anche alla registrazione e alla direzione di opere di compositori meno noti del ventesimo secolo quali Mosolov, Pizzetti, Gerhard, del romeno Enescu, del polacco Alexancdre Tansman, di cui ha inciso anche le Sinfonie che hanno vinto il Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008. Ma sin dall’epoca degli studi, è la musica di Dmitrij Šostakovič a rivestire un ruolo centrale nel suo repertorio. Ha diretto la “prima” italiana del musical Moscow Cheriomushki nel 2007, molte première in tutto il mondo delle sue Sinfonie che ha inciso per la prima volta “in integrale”con l’Orchestra Verdi di Milano.
In occasione di questo concerto al “Verdi” di Trieste propone una delle composizioni più note ed eseguite di Dmitrij Dmitrievič Šostakovič: la Sinfonia n. 7 in do maggiore Op. 60, “di Leningrado”.
Assurta a simbolo della resistenza russa all’invasione tedesca, la Settima divenne in breve tempo famosa in tutta Europa e fu eseguita con grande successo anche negli Stati Uniti. Fu Toscanini a dirigere la prima americana con l’Orchestra della NBC a New York il 19 luglio 1942.
La Sinfonia, come è noto, ha il significato di un’appassionata denuncia dei crimini della guerra. Tuttavia, pur descrivendo l’invasione delle truppe naziste attraverso l’uso di un tema installato nel primo movimento (il tema dell’invasione), la composizione non intende rappresentare il solo punto di vista del cittadino sovietico ma quello di qualunque popolo in armi che tenta di resistere alle iniquità della guerra e dei regimi totalitari. La Settima è un segno di speranza: secondo quanto dichiarato dallo stesso compositore, esprime la fiducia nel trionfo prossimo di libertà, giustizia e felicità come emerge dal movimento conclusivo della Sinfonia, un Allegro non troppo, espressione di fiducioso ottimismo, che si rifa’ a tematiche del canto popolare.

vendita dei biglietti per tutti i concerti alla Biglietteria del Teatro Verdi.
N.Verde 800 090373
http://www.teatroverdi-trieste.com
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