gay contro putin A poche centinaia di metri dalla zona “rossa” teatro del vertice Letta-Putin, è andata in scena la contestazione al leader russo sui temi dei diritti umani, della repressione del dissenso e dei diritti dei gay.
Un “vento violento e gelido che viene dall’Est” - mutuando il paragone con la bora che è andata rinforzandosi con le ore - lo ha definito Vladimir Luxuria, che ha voluto alzare anche la sua voce contro tutte le repressioni e il silenzio che sta montando nell’Est Europa. Il presidio di protesta è stato organizzato in piazza Ponterosso da alcune associazioni che si battono per i diritti dagli omosessuali, tra cui ArciGay e ArciLesbica, genitori di omosessuali e altre sigle della sinistra radicale. Erano presenti circa duecento persone, con bandiere e striscioni, più un grande telo di 100 metri quadrati con i colori dell’arcobaleno, srotolato a simboleggiare le tematiche Lgbt, mentre veniva diffusa l’aria del ‘Lago dei Cigni’, opera dell’omosessuale Petr Cajkovskij e ballata dal gay Rudolf Nureyev. Luxuria ha ricordato la battuta-appello a Berlusconi: “Diventa gay, tanto in Italia non verrai mai processato per questo”.

ATTACCO ALLA BONINO Sui temi dei diritti umani e della sessualità, una frecciata anche nei confronti di Emma Bonino “che non ne parla più, e mi ha deluso molto. Appena gli danno un ministero stanno zitti”, ha sottolineato. “I diritti umani - ha proseguito Luxuria nel suo intervento - non si possono svendere in trattati bilaterali. Va bene parlare di temi economici, ma occorre sollevare la coltre di silenzio sulle manifestazioni di dissenso che esistono in Russia e in altri paesi dell’Est, e che vengono represse. Mi auguro possa esistere in quei Paesi una società civile che fa dei diritti umani un tema importante”. Oltre alle minacce e alle aggressioni verso i gay nella Federazione russa sono stati ricordati il divieto imposto in Serbia di svolgere il Pride nazionale, il referendum in Croazia per “modificare la Costituzione a sfavore dei gay” e gli elementi omofobi inseriti nella Costituzione in Ungheria. (da Leggo.it)
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