putin trieste assetto guerra Misure di sicurezza estreme per Trieste, che si trova un’altra gatta da pelare dopo il caos delle navi da crociera. Le origini di questa decisione sono misteriose, e la domanda ovvia del triestino non può che essere: “perché proprio qui?”. Una domanda che temiamo rimarrà senza risposta. Zone blindate, spazio aereo chiuso, transenne, tombini sigillati, pattuglie in assetto antiguerriglia, elicotteri militari e aerei che pattugliano i cieli, gran dispiegamento di mezzi navali e motovedette per sorvegliare il nostro golfo, cecchini sui tetti e dulcis in fundo un esercito di uomini della Specnaz e dei servizi di sicurezza Fsb. Purtroppo i cittadini non avranno in dotazione i sacchi di sabbia da mettere sulle finestre. I negozi però, nella zona a rischio, saranno forzatamente chiusi, per la gioia degli esercenti (qualcuno ironicamente ha già posto la targa “Chiuso per Putin”). Un’immagine così della nostra città non si vedeva dal dopoguerra. Le Rive, chiuse e compeltamente sgombre d’auto, completano il triste quadro.
Nemmeno gli abitanti della zona potranno godere dello spettacolo: vietato affacciarsi al balcone e scendere in strada.
Mentre non si conosce il motivo della scelta di Trieste come teatro dell’evento, chiaro invece è il rischio che corre lo “zar”: attentatori ceceni in primis, poi i vari gruppi terroristici caucasici e per finire una serie molto nutrita di contestatori tra i quali spiccano le Femen, con un bagaglio di insidie davvero imbarazzanti.
Per la cronaca, Putin dormirà a palazzo Grazioli dal suo amico Silvio Berlusconi, prima di arrivare a Trieste nella giornata di martedì 26 novembre 2013; la sua flotta di aerei atterrerà a Ronchi verso le 10 del mattino, e poi in macchina con un corteo davvero imponente lungo la Costiera verso il centro cittadino. naturalmente i raccordi, le strade, perfino i cespugli lungo la strada saranno pattugliati a terra e sorvegliati dal cielo con i satelliti. Attorno a piazza Unità, ad attenderlo, un vero e proprio esercito formato da agenti del reparto mobile di Padova, carabinieri del battaglione di Gorizia e il reparto speciale delle teste di cuoio (Nocs). Dopodomani, se tutto va bene, cercheremo di ritrovare l’ordinaria monotonia quotidiana.
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