ater “Una riforma che fa un passo indietro e che porta soltanto ad incentivare le divisioni territoriali e dei servizi, senza contare l’evidente aumento dei costi”. Cosi’ il presidente della coalizione di centrodestra Renzo Tondo e’ intervenuto nell’ambito della discussione del disegno di legge per il riassetto istituzionale delle Ater. “La riforma delle Ater che e’ stata approvata dalla giunta che ho avuto l’onore di presiedere - ha rilevato Tondo - magari non era perfetta, pero’ tendeva a dare risposte a tutto il territorio in maniera omogenea. Una riforma che andava nella direzione di comprendere che in un grave momento di difficolta’ economica, c’erano alcune spese eccessive che non ci potevamo piu’ permettere e che potevano essere tagliate”. “In quest’ottica decidemmo di abrogare la figura del Difensore Civico Regionale e abbiamo deciso che il presidente del Consiglio diventasse anche il Garante dei minori, per non creare poltrone inutili e raddoppiare le spese. Sono passati cinque anni e nessuno si e’ accorto della mancanza di queste figure (tranne ovviamente i diretti interessati che non percepiscono piu’ lo stipendio). Mi sono battuto contro l’istituzione della Provincia di Tolmezzo in un momento in cui tutti parlavano della necessita’ della cosiddetta quinta stella. Ora, invece, tutti sono contro le Province, perche’ costano. Un controsenso: superiamo le Province e torniamo a 5 Ater?”.

“La cosiddetta riforma Tondo sulle Ater interveniva soltanto su governance e cda, non dando alcuna risposta ai problemi abitativi della regione, alla domanda crescente di case popolari e ai veri problemi di chi e’ colpito dalla crisi: abolirla e ripartire da una riforma organica era doveroso, anche perche’ la situazione dell’edilizia popolare a Trieste non e’ uguale a quella delle altre province, e le differenze vanno rispettate”. A sostenerlo e’ il capogruppo consiliare regionale di Sel, Giulio Lauri, che aggiunge “Il provvedimento approvato non si limita semplicemente ad abrogare quello precedente, ma pone le premesse per un serio tentativo di dare una risposta ai problemi delle cittadine dei cittadini di questa regione. La nuova riforma dovra’ fare proposte innovative come: l’introduzione delle graduatorie in base all’Isee, l’accesso dei cittadini sfrattati per morosita’ da alloggi in locazione tradizionali, la possibilita’ di autorecupero di quelli sfitti e da ristrutturare”. (AGI)
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