Il SAP (Sindacato Autonomo di Polizia) ha partecipato, in modo massiccio, questa mattina, alla manifestazione che si è svolta presso l’Ufficio Territoriale del Governo di Trieste, unitamente a tutte le altre Organizzazioni Sindacali della Polizia di Stato, assieme agli amici del CONAPO (Sindacato Autonomo dei Vigili del Fuoco) del SAPPE (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) e degli altri Sindacati della Polizia Penitenziaria, dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale dello Stato.
Un’adesione forte ed importante, che ha ben rappresentato il forte senso di disagio e malcontento che serpeggia fra gli operatori del Comparto Sicurezza.
Un malessere molto diffuso, che ben è stato descritto dal Segretario Provinciale del SAP Lorenzo Tamaro e dai Segretari Provinciali dei Sindacati al Vice Prefetto Vicario dott. Rinaldo Argentieri, che ha ricevuto la delegazione per ascoltare i motivi della protesta.
Un’ora di dialogo dove sono stati toccati molti dei punti che hanno indotto gli operatori del Comparto Sicurezza a scendere in piazza.
Una particolare preoccupazione, espressa dal Segretario Provinciale del SAP, è quella di una totale assenza di “progetto” da parte dello Stato per il futuro, anche in considerazione del mancato ringiovanimento del “Comparto” dall’età ormai troppo avanzata.
Gli operatori di polizia sono danneggiati due volte dal disegno di legge di stabilità finanziaria, perché tale proposta strema, ancor di più, economicamente le famiglie dei poliziotti, vittime la seconda volta come cittadini che vedono sempre più indebolito l’apparato e di conseguenza la sicurezza “reale”.
Il Vice Prefetto Vicario ha preso atto delle legittime e molteplici richieste, impegnandosi di riportare al Ministro degli Interni, come da noi richiesto, le motivazioni delle proteste.

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